21/11/2024 - Gli elementi e gli strumenti da cantiere diventano pattern grafici dalla carica pop: nasce Work in Progress, la nuova collezione di superfici decorative Abet Laminati disegnata da Mario Scairato.
Campano di nascita e milanese d'adozione, Mario Scairato si occupa di furniture e product design spaziando tra mondo industriale e artigianale. Il suo lavoro si contraddistingue per un forte segno grafico e un puntuale uso del colore. "Work in Progress è un racconto della città che vivo nella quotidianità dal 2013, anno in cui è diventata il mio luogo di vita e lavoro", spiega Scairato. "Negli ultimi dieci anni, la città ha cambiato fortemente la sua immagine con la modifica dello skyline e attraverso la costruzione di piazze, spazi, quartieri e fermate della metropolitana. In questo mutamento strutturale e geografico, i cantieri sono stati una costante, ossia il ritmo che ha cadenzato i miei percorsi per le strade della metropoli; in alcuni casi, i cantieri edili e stradali sono diventati i nuovi punti di riferimento di una città in trasformazione".
La collezione Work in Progress è composta da 10 pattern che replicano all’infinito i segni percepiti ogni giorno da chi attraversa una Milano in corso di densificazione intensiva: lo svolazzare biancorosso di un nastro di plastica, la geometria obliqua delle ombre sui mattoni e i blocchi di cemento forati, il ritmo ovaloide delle reti arancioni. Anche quando non li vogliono vedere con la mente, i nostri occhi non fanno che imprimere sulla retina queste immagini combinate e ricombinate in schemi sempre diversi e sempre uguali, come in un continuum decorativo che finisce per plasmare il pensiero.
L’ironia è il filo rosso che lega i decori della collezione di superfici decorative Abet Laminati: i materiali utilizzati nei cantieri, che generano i luoghi nei quali viviamo, “ritornano” in casa sotto forma di laminato a ricordarci di cosa sono fatti i nostri spazi dell’abitare.
"Per me è stato naturale assimilare dei codici, che altro non sono se non delle informazioni di attenzione o pericolo", continua Scairato. "I miei occhi di designer li hanno presto tradotti in elementi grafici che, rielaborati, hanno trovato nuove strade comunicative e progettuali.
Con un metodo di sintesi ho individuato gli elementi principali che a mio avviso caratterizzano questi luoghi di lavoro: la tavella di laterizio, il blocco di cemento, il tubo, il pallet, il nastro segnaletico, il segnale stradale della deviazione, il segnale di corsia chiusa, il segnale di stop, la rete arancione da cantiere. Ho poi pensato che fosse interessante lavorare anche sull’opera compiuta e ho sviluppato due temi che rappresentano facciate di edifici “finiti”, risultanti dai cantieri.I decori sono trattati graficamente sia bidimensionalmente – come tutti i segnali di attenzione e informazione – sia tridimensionalmente, come i materiali che sono utilizzati per costruire. Il colore degli elementi rispecchia la realtà oppure propone la mia interpretazione, suggerita dalle rigorose geometrie del design stesso per permettere un utilizzo più articolato delle texture".
La collezione Work in Progress è stata sviluppata sotto la guida di Giulio Iacchetti e Matteo Ragni, design curator di Abet Laminati. "La Design Edition di Abet si arricchisce di una nuova collezione affidata al designer Mario Scairato, che già avevamo voluto con noi per l’evento "SuperSuperfici! The Spirit of Memphis - reoaded", una collettiva di giovani designer chiamati a interpretare l’utilizzo del laminato Abet in modo innovativo e radicale, così da celebrare degnamente il quarantennale della nascita del movimento Memphis, fondato da Sottsass nel 1981", raccontano Iacchetti e Ragni.
"Alcuni mesi fa, Mario ci aveva mostrato delle grafiche ispirate ai tanti cantieri aperti della città: un progetto notevole che si articolava in tante immagini, pattern, pensieri grafici con un uso coraggioso e libero del colore. Ci è subito piaciuto.La verifica del suo lavoro è stata anche motivo di riflessione sull’attività di un designer. Ci siamo immaginati Mario Scairato che, girovagando per Milano, trova ispirazione in un cartello di lavoro in corso, nelle reti che circondano i cantieri, nei mattoni forati accatastati dagli operai in attesa di diventare solidi muri. Per la maggior parte delle persone tutto ciò è insignificante, immediatamente dimenticabile, ma per un designer no. Per un designer ogni cosa può acquisire un significato se inserita in un contesto progettuale, lo sguardo del designer vede e prevede insieme, così una rete traforata in pvc viene traslata dal contesto “cantiere”, dove magari è stata maltrattata, strappata o addirittura gettata tra le macerie, per divenire un nitido e prezioso pattern dalla forte carica pop. Allo sguardo del designer che corre sulle cose di tutti i giorni è attribuito il potere di reinventarle, di riconvertirle, di rigenerarle e farle volare verso altri orizzonti. E così il cartello stradale con la scritta perentoria STOP si trasforma in una potentissima superficie dove la parola stessa, ripetuta all’infinito, riduce a zero la sua ferrea volontà di fermare il nostro moto.
Ogni volta che osserviamo i laminati della collezione Work in Progress, il pensiero corre al quadro futurista di Umberto Boccioni “La città che sale” . Come Mario Scairato anche Umberto Boccioni si ispirò ai tanti cantieri di Milano osservati dal suo balcone di Via Adige a Porta Romana, considerata allora periferia.
Torna il valore dello sguardo, principio ma anche fine di ogni lavoro; lo sguardo che cerca ispirazione e lo sguardo che si fissa sul lavoro compiuto: in questo caso una bellissima collezione di laminati decorativi che speriamo possa trovare spazio nelle materioteche di progettisti, designer e creativi che utilizzano ABET per i loro lavori".
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