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23/12/2024 - Da luogo di pena e detenzione a simbolo di rinascita e legalità: l’ex carcere femminile di Perugia sarà rifunzionalizzato per ospitare la nuova sede della Procura della Repubblica del capoluogo umbro. Dopo la fase di progettazione di fattibilità tecnico-economica (PFTE), l’Agenzia del Demanio ha pubblicato il bando integrato per l’affidamento della progettazione esecutiva, il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione lavori per la riqualificazione dello edificio storico.
L’intervento di restauro del padiglione femminile si inserisce in un’iniziativa di rigenerazione urbana che comprende gli ex complessi carcerari di Perugia (carcere femminile, maschile e padiglione Paradiso) da rifunzionalizzare per ospitare la nuova cittadella giudiziaria.
L’idea alla base del concept progettuale è riportare a nuova vita un luogo di detenzione, per trasformarlo ed elevarlo a presidio di giustizia, consegnando ai cittadini uno spazio pubblico aperto e accessibile nel centro storico di Perugia, in grado di permeare di senso di legalità il territorio. Il progetto assume precisi connotati culturali, in cui l’architettura è intesa come strumento per rispondere, con nuove funzioni, alle esigenze della vita pubblica, salvaguardando la memoria e il valore storico e culturale dell’edificio. Un concetto che bene esprime la nuova visione dell’Agenzia del Demanio: rigenerare e valorizzare il patrimonio immobiliare dello Stato per soddisfare le esigenze della collettività e del territorio, mettendo al centro l’utenza, cioè le pubbliche amministrazioni e i cittadini che utilizzano i beni, secondo principi di sostenibilità, digitalizzazione e innovazione.
La trasformazione dell'ex carcere femminile rappresenta un'opportunità per promuovere la sicurezza, lo sviluppo economico e la coesione sociale, valorizzare l’identità storica del luogo e, al contempo, limitare gli effetti negativi che i luoghi abbandonati producono sull'ambiente e sulla qualità della vita dei cittadini.
Tra le varie strategie adottate in fase di progettazione, si prevede l'utilizzo di materiali ecocompatibili, l'implementazione di soluzioni energetiche efficienti e l'adozione di tecnologie avanzate per il controllo degli impianti. Sono previsti interventi di consolidamento strutturale e restauro architettonico per preservare l'integrità dell'edificio, in accordo con le indicazioni della Soprintendenza.
L’importo a base di gara per l’appalto integrato è di € 15.767.021,78 e la data di scadenza per la presentazione delle offerte è il 30 dicembre 2024.
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