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31/12/2024 - Prende il via il progetto di recupero dell’ex convento di Santa Chiara a Piacenza, firmato dallo studio Stefano Boeri Interiors su incarico della Fondazione di Piacenza e Vigevano, proprietaria del sito. Il complesso duecentesco, che si estende su una superficie di 12mila metri quadrati, di cui 8.500 destinati ad area verde, sarà trasformato in uno studentato e residenze dedicate a persone fragili o con disabilità, con circa 300 posti immersi nella natura.
L’intervento prevede la creazione di un sistema interconnesso di cortili e giardini pensili, il restauro degli edifici storici esistenti e la costruzione di un nuovo centro socioriabilitativo. Il progetto è stato elaborato dagli architetti Stefano Boeri e Giorgio Donà, fondatori dello studio, in dialogo con la Soprintendenza e con la consulenza di professionisti locali.
«Si tratta di una sfida appassionante per restituire alla città di Piacenza un luogo dedicato all’ospitalità, allo studio e alla generosità sociale» ha dichiarato l’architetto Stefano Boeri. «L’intervento rispetta le diverse stratificazioni storiche del luogo e le integra con nuove funzioni sociali e culturali».
Per Roberto Reggi, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, si tratta di un progetto determinante per la città: «Oltre a riqualificare un patrimonio storico-architettonico, daremo impulso all’offerta universitaria e alla rete di social housing. È un intervento di qualità che renderà il centro storico un luogo aperto e vivo».
L’intervento di restauro dei fabbricati storici esistenti, che porterà alla realizzazione di 241 alloggi per studenti (tra stanze doppie e singole), si propone di preservare e valorizzare le caratteristiche storico-architettoniche del complesso duecentesco recuperando i materiali e le finiture originali ed eliminando le modifiche apportate tra gli anni Trenta e Settanta del secolo scorso.
Alle spalle dello storico chiostro centrale nascerà il nuovo edificio che ospiterà il centro socio-riabilitativo residenziale (C.S.R.R.) “dopo di noi” destinato a oltre 48 soggetti fragili.
La struttura verrà integrata nel contesto per mezzo di una reinterpretazione moderna degli elementi architettonici del complesso esistente. Rispettando l’altezza del corpo seicentesco, la neo-struttura si svilupperà su tre piani fuori terra e un piano interrato. Al piano terra, all’interno di un volume vetrato, saranno collocate le aree comuni come la reception, la sala da pranzo, la palestra e l'area di ricevimento ospiti. I due piani superiori accoglieranno, invece, i nuclei residenziali per gli studenti.
Il tetto dell’edificio verrà trasformato in un Giardino Terapeutico: una varietà di piante sarà selezionata da esperti agronomi al fine di permettere agli ospiti di vivere un’esperienza di benessere che si integri nell’ambito del loro percorso riabilitativo psicofisico.
Con l’intento di celebrare anche l’originaria vocazione ortiva della struttura, la natura è elemento centrale e funzionale del progetto. Il verde offerto dai giardini pensili e dai corridoi verdi di connessione, realizzati sopra il nuovo Centro Socio-Riabilitativo Residenziale e sulla Terrazza Comune ricavata sopra i piccoli fabbricati va, infatti, ad estendere ulteriormente le già presenti superfici verdi e l’ombreggiamento offerto dal sistema dei cortili: il “Cortile del Teatro”, il “Cortile della Convivialità” e il “Cortile del trompe-l'oeil”, oltre allo storico chiostro centrale.
Il “Cortile del Teatro” sarà uno spazio unico. Un teatro all’aperto caratterizzato da grandi pilastri in mattoni originariamente progettati come fondazioni di un edificio mai realizzato, che diventeranno gli elementi scenografici del teatro ricavato nella depressione del terreno, dove sarà realizzata anche la tribuna per gli spettatori e, al piano interrato, saranno ricavate delle aule polifunzionali.
Il Cortile della convivialità, adiacente all’area dei piccoli fabbricati, sarà un’area verde attrezzata con tavoli e sedute da esterno. Un luogo per la socializzazione dove svolgere attività di studio o di svago.
Il “Cortile del trompe-l'oeil” realizzato di fianco al centro riabilitativo, visibile dall’ingresso principale sullo Stradone Farnese, sarà caratterizzato da una sagoma architettonica che riporta al centro le tracce di un affresco della fine del XVIII secolo – inizio XIX sul muro di cinta meridionale.
Lo storico chiostro centrale, con il suo camminamento perimetrale, sarà un luogo di aggregazione aperto a tutti per eventi culturali, concerti e spettacoli.
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