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Giubileo 2025: i progetti chiave che trasformano Roma
Dalla riqualificazione di Piazza dei Cinquecento alla nuova vita del Passetto di Borgo, ecco i progetti che trasformano la Capitale in occasione di questo Anno Santo
Autore: cecilia di marzo
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GIUBILEO 2025: I PROGETTI CHIAVE CHE TRASFORMANO ROMA
17/01/2025 - Sono numerosi i progetti che Roma ha inserito nel programma delle opere da realizzare in occasione del Giubileo 2025. Alcuni sono già stati terminati, altri vedranno la luce definitiva durante questo Anno Santo.

Il progetto di Piazza dei Cinquecento – Stazione Termini



Lo scorso 14 gennaio ha aperto una prima parte di Piazza dei Cinquecento.
Il progetto è realizzato da TVK, mandataria con ITS, e NET Engineering, ARTELIA Italia, Latitude Platform for Urban Research and Design, l’archeologa Michela Rustici e la collaborazione di OSA paesaggio e ONlight.
I lavori della Piazza sono stati suddivisi in lotti, alcuni dei quali saranno inaugurati durante questo anno in modo da limitare i disagi di cantiere per cittadini e pellegrini in quell'area, nodo centrale per i trasporti della Capitale.

La Stazione Termini è un organismo urbano, inserito nel tessuto ottocentesco della città, animata da attività e funzioni lungo tutto il suo perimetro. Questo complesso sistema di relazioni oggi è negato dalla presenza caotica su tutti i bordi di flussi carrabili, continui e indistinti, che isolano l’interno della Stazione dal suo contesto. Di questa frattura risente anche Piazza dei Cinquecento, che oggi ha perso il suo significato di piazza pubblica.
Il progetto vuole contribuire ad una visione della città futura, trasformando questo nodo urbano in uno spazio vissuto.
Il progetto della mobilità concorre alla volontà di riconnettere la Stazione al tessuto urbano, favorendo un progressivo sviluppo nelle aree di prossimità di flussi leggeri e pedonali.

A partire dalla Piazza, il progetto vuole ricostruire, con una strategia di interventi progressivi nel tempo, un sistema di relazioni fisiche a scala umana, per definire un nuovo spazio libero, un vuoto animato.
Liberando lo spazio dai flussi meccanici e restituendolo ad una dimensione umana, l’intervento mira a ricostruire il significato di piazza pubblica e della connessione tra la stazione e la città. Lavorando sul valore del vuoto, si permette scambio libero e disponibile a molteplici usi nel tempo, il progetto rende visibile le diverse e molte presenze storiche della città.

Sempre di IT'S anche due progetti già completati, quello di Via Ottaviano - Aree Vaticano e quello di Piazza Risorgimento, inaugurate rispettivamente l’11 e il 20 dicembre scorsi.
 
Il progetto di via Ottaviano



Il progetto per via Ottaviano intende generare luoghi in cui lo spazio urbano sia omogeneo rispetto ai vari tipi di flusso, superando la logica della separazione monofunzionale dettata da diversi mezzi di trasporto e rendere prevalente lo spazio pedonale.
Il progetto ha lavorato sulla ridistribuzione dei flussi di mobilità, con l’obiettivo di una pedonalità prevalente, in promiscuità con la circolazione del tram pubblico. La continuità del nuovo profilo del suolo, completamente orizzontale senza salti di quota, favorisce una maggiore accessibilità, generando possibilità e flessibilità di uso, trasformando una via di attraversamento in uno spazio aperto a nuove forme di utilizzo, in una sorta di piazza lineare.

Degli inserti puntuali nella pavimentazione creano lo spazio per nuove alberature, sedute e luoghi di sosta, formando delle isole naturali, spazi di nuova socialità e rigenerazione ambientale.
“Il progetto vuole lavorare in continuità con le tracce di un luogo dall’identità molteplice, pensando il suolo come un nuovo ecosistema in grado di creare relazioni ambientali, sociali e sensoriali con il contesto” illustra Alessandro Cambi, partner di IT’S.
 
Il progetto di Piazza Risorgimento



Fondale visivo dei grandi assi urbani di via Cola Di Rienzo, Crescenzio, Porcari, anteprima della vicina Piazza San Pietro, Piazza Risorgimento è uno spazio di respirazione tra i grandi flussi pedonali di Via Ottaviano e Via di Porta Angelica.
Riordinata in occasione del Giubileo 2000, questa Piazza ha avuto da sempre una natura ibrida che la rende giardino, crocevia, isola naturale, spazio di passaggio.
Oggi è anche un nodo rilevante per la mobilità urbana.

“Lavorare sullo spazio pubblico ha significato riflettere su come muoversi nella città di domani, a quali velocità, con quali meccanismi percettivi; ha significato immaginare le possibili forme di socialità, le nuove comunità, nuovi usi e relazioni possibili, ridefinire il  rapporto tra città e natura” illustra Alessandro Cambi, partner di IT’S.

Con una estensione di 18000 mq, il suolo di progetto è ripensato come un ecosistema urbano in grado di creare inedite relazioni, ambientali, sociali e percettive verso il contesto, con cui stabilire nuove relazioni simbiotiche.
“L’intervento vuole lavorare in continuità con le tracce di un luogo dall’identità molteplice, assecondando la genealogia di una città palinsesto che ha da sempre costruito sé stessa a partire da sé stessa, senza cancellazioni, formandosi per strati, animata da una pratica del costruire arcaica, che oggi riscopriamo come contemporanea, fondata sul riposizionamento e sul riuso continuo dei propri segni e delle proprie materie” aggiunge Cambi.
Appoggiandosi sui segni esistenti, reinterpretandone le matericità, il progetto vuole costruire nuove relazioni ambientali e nuove forme di uso degli spazi.

Il progetto di Piazza San Giovanni



Saranno, invece, completati entro febbraio i lavori di riqualificazione di Piazza San Giovanni, riaperta a fine dicembre, la cui Basilica di San Giovanni in Laterano rappresenta uno dei luoghi più significativi di Roma, un nodo simbolico e spaziale che connette passato e presente, sacro e urbano.

Il progetto di riqualificazione, firmato dallo studio One Works e realizzato dal Dipartimento Infrastrutture e lavori pubblici (DILP) di Roma Capitale nell’ambito delle opere giubilari per il 2025, nasce con l’obiettivo di restituire alla città uno spazio capace di accogliere, connettere e celebrare. Una piazza che sia contemporanea e funzionale, ma al tempo stesso profondamente radicata nella storia e nell’identità di Roma. Una piazza che sappia coniugare le necessità per l’accoglienza di eventi straordinari con il recupero all’uso quotidiano da parte dei cittadini.

La nuova struttura della piazza si articola in un sistema di spazi a cielo aperto, definiti dalla reinterpretazione del linguaggio cosmatesco che caratterizza il pavimento interno della Basilica. I motivi geometrici, ripresi e ampliati, escono simbolicamente dal perimetro sacro per diventare elemento unificante della piazza: non più semplice decorazione, ma un sistema capace di organizzare le funzioni dello spazio, distinguendo aree dedicate alla sosta, al passaggio e alla socialità.
La piazza è pensata per tornare a essere un luogo vissuto, capace di rispondere alle molteplici funzioni che svolge per la città: spazio quotidiano per la vita dei cittadini, palcoscenico per le celebrazioni religiose legate al Giubileo e scenario per eventi pubblici di grande richiamo, come il tradizionale concerto del Primo Maggio o altre manifestazioni internazionali.

Come afferma Leonardo Cavalli, Co-fondatore e Managing Partner di One Works"San Giovanni in Laterano è un luogo carico di significati, dove la dimensione religiosa e civile della città si intrecciano. La piazza rappresenta un simbolo di inclusività e accoglienza, e il progetto nasce proprio con l’obiettivo di esaltarne questa vocazione, rispettando il valore storico del luogo e, al tempo stesso, interpretandolo alla luce delle esigenze contemporanee. Una piazza di eventi straordinari ma anche un luogo per la vita quotidiana dei cittadini".

Passetto di Borgo



A dicembre è tornato fruibile al pubblico Passetto di Borgo, il suggestivo passaggio fortificato tra Vaticano e Castel Sant’Angelo.
Le visite guidate permettono di percorrere l’intero tratto del Passetto, dalla Torre del Mascherino su Piazza della Città Leonina, fino al Bastione San Marco a Castel Sant’Angelo.
Il percorso alterna due livelli: il livello superiore, scoperto, offre una passeggiata panoramica con viste spettacolari sulla città; il livello inferiore, coperto, rappresenta invece il corridoio “segreto” che consentiva ai Pontefici di spostarsi in sicurezza dagli appartamenti papali al castello fortificato.
All’arrivo al Bastione San Marco, i visitatori sono accolti in un ambiente allestito per l’occasione con opere e oggetti che raccontano le vicende storiche legate al Passetto e a Castel Sant’Angelo. Una installazione multimediale, realizzata in collaborazione con Studio Azzurro, offre ulteriori spunti per un’esperienza immersiva.

  Scheda progetto: Piazza dei Cinquecento
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  Scheda progetto: Via Ottaviano - Aree Vaticano
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  Scheda progetto: Piazza Risorgimento
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  Scheda progetto: Piazza San Giovanni
One Works - Ph. JP Jan Polverini
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One Works - Ph. JP Jan Polverini
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