15/01/2025 - La ristrutturazione di Casa CVE a Napoli, curata da Paola Sola, apre un nuovo capitolo per questa casa che in passato era già stata oggetto di progetti di rinnovamento che nel tempo avevano perso di leggerezza e contemporaneità.
“Un compito arduo quello di rivisitare una dimora tanto amata, vissuta, nella sua bellezza, nella sua importanza e infinita grazia, restituendo la stessa grazia in termini di armonia, contemporaneità, ed eleganza” spiega l’architetto Sola.
“Una bellezza scritta prima, nella storia dell’edificio dei primi del ‘900, un progetto di Enrico Alvino. Siamo a Napoli, in una delle aree più signorili della città, dove il Liberty raggiunge i suoi massimi livelli, e dove si può ammirare una delle viste più suggestive di Capri che si staglia all’orizzonte nel suo profilo più conosciuto.
L’immensa fiducia riposta in me, come professionista e poi come amica, ha rafforzato un rapporto già costruito con i committenti per il passato in altri progetti. Meravigliosi i proprietari di casa, una coppia generosa, entusiasta, sensibile, attenta ad ogni dettaglio sempre con gentilezza e allegria.
Questa sintonia e affinità ci ha permesso di affrontare un lavoro insieme, dove ogni input è stato condiviso, in partecipazione ad ogni decisione con tutta la famiglia. Questo proprio in virtù del rispetto di una casa abitata, già connotata ma da attualizzare in modo esclusivo.
L’intervento ha avuto il suo embrionale inizio da una mera esigenza funzionale, rinnovare il bagno padronale in camera. Da qui è iniziato un tumultuoso avvicendarsi di richieste sempre nuove, sempre rivolte al cambiamento, allo “svecchiamento”, alla voglia di rivedere completamente il passato anche alla luce delle mutate esigenze di spazio.
E con questa energia che si è potuto affrontare un lavoro “in progress”, tra costruito e opere di restauro, di compenetrazione tra spazio, decorazioni, arredi esistenti, opere d’arte, elementi di design contemporaneo e finemente disegnati “ad hoc”, pezzi unici di artigianato, ed altri realizzati dal proprietario, artista per hobby di grande gusto e senso del colore.
Come un gomitolo che si srotola, da una stanza da bagno, siamo passati alla revisione degli altri bagni, e poi al restyling della cucina e di tutto l’ambiente, al tinello, alle camere fino al grande salone- pranzo, insomma a tutti i 190 mq che alla fine necessitavano di dialogare in un equilibrio.
L’idea del progetto era quella di “alleggerire”, ma allo stesso tempo valorizzare quello che prima non si vedeva sia come spazialità degli ambienti, sia come valorizzazione degli oggetti esistenti, senza mai perdere di vista l’aspetto funzionale legato alle comodità, indispensabili per una casa.
Quindi si è lavorato sulla comprensione dell’esistente, sulla luce naturale affinché potesse arrivare anche in ambienti prima bui, sulle prospettive, che per via dei cambiamenti distributivi e funzionali sono cambiate, e dove, in modo sempre diverso, è intervenuto il colore dando una forte connotazione agli ambiti, senza perderne il senso circolare di confluenza dell’uno negli altri.
L’illuminazione esistente, tanto cara ai proprietari, è stata riproposta in un pattern attuale, a cui è stata accostata quella nuova, sia tecnica che decorativa.
Diversi i nuovi arredi su misura progettati sia in metallo laccato, sia in legno. In particolare una scala contenitore dal carattere minimalista che ha sostituito come separazione un vecchio divisorio diventando la vera protagonista dello spazio. Anche alcuni precedenti arredi su misura sono stati recuperati sempre nell’ottica della rivisitazione in chiave contemporanea.
Il maggiore esempio è forse la cucina, una Boffi di venti anni, inquadrata in un nuovo ambiente con un’anima completamente diversa, che ha assunto con nuovi colori, un nuovo look.
Il lavoro è stato integrale si è spinto avanti dalla scelta dei tessuti sino alla nuova collocazione delle opere d’arte tanto care ai padroni di casa, un mix eclettico che racconta una storia di passione per il design di pregio con uno sguardo particolare e unico”.
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