08/01/2025 - "Il Pino" è una piccola casa tra gli alberi della foresta alpina di Tarvisio, in Friuli Venezia Giulia. Progettata da Beltrame Studio, ricorda un pino stilizzato e, dal punto di vista concettuale, esternamente mira a fondersi il più possibile con gli altri alberi. Le scandole di cui è rivestita con il tempo ingrigiranno, mentre la facciata è già stata trattata per confondersi tra i tronchi degli alberi.
Luca Beltrame, architetto e committente, spiega “La cosa che preferisco de Il Pino è controintuitiva: mi piace che rimanga nascosto finché non lo si raggiunge. Ideare un progetto che non stravolga l'ambiente circostante, ma che, al contrario, vi si integri con rispetto, è stato per noi un risultato importante”.
Saba Nabavi Tafreshi, anch’ella architetto e committente, aggiunge: “Mi piace la sua atmosfera dall'interno. Abbiamo progettato pensando a come ogni piano avrebbe potuto creare un'esperienza diversa con la foresta e, rendersi conto che questa connessione è ancora più presente nella realtà, è assolutamente sorprendente”.
Il progetto è quello di un’unità ricettiva di 45 mq, intesa a creare un'esperienza unica con la natura, promuovendo uno stile di vita ecologico. La struttura si sviluppa su tre livelli per offrire esperienze diverse con la foresta circostante e le Alpi: intima e protetta dai rami alla base, rilassata e meditativa tra le foglie al primo piano, e mozzafiato sopra le cime degli alberi all'ultimo piano. Lo sviluppo verticale della sua superficie, anziché in orizzontale, ha ridotto l'ingombro dell’unità, minimizzando il numero di alberi abbattuti e riducendo al minimo il consumo di suolo.
Il Pino, è interamente realizzato in legno. La struttura è in abete, l'isolamento è in fibra di legno, le scandole sono in larice, la facciata e le cornici di finestre e porte sono in larice e gli interni sono in abete.
La copertura è costituita da tre falde a 60° identiche, sovrapposti l'uno sull'altro. In pianta, ogni piano è arretrato rispetto a quello sottostante, lasciando spazio al tetto. La facciata è stata trattata con ferrite, un metodo antico, naturale ed economico per invecchiare e proteggere il larice.
Al piano terra trova posto la cucina, lo spazio giorno ed il bagno. Al piano intermedio, c'è un letto a due piazze ed uno spazio per yoga o meditazione. La camera matrimoniale è posizionata all'ultimo livello, da dove si possono ammirare le Alpi Giulie, con la catena del Mangart.
Le finiture interne della struttura sono tutte in legno naturale. Gli arredi seguono una palette di colori verdi che mirano a richiamare le tonalità di verde visibili nella foresta di Tarvisio durante la primavera. La maggior parte dei mobili è fatta su misura per il progetto; ad esempio, la forma dei tavoli riprende il profilo dei laghi della zona.
È stata preferita una struttura a telaio in legno per la leggerezza dei suoi elementi rispetto a un'opzione in legno massiccio/xlam. Infatti, per minimizzare gli scavi necessari a raggiungere il sito, i componenti della struttura sono stati trasportati a mano ed alzati sui tre piani con delle funi. Allo stesso modo, la copertura è stata prefabbricata nella segheria con una dimensione trasportabile da quattro persone risultante in 16 pezzi, e poi assemblati in loco.
Lo schema strutturale è formato da pilastri in legno che corrono lungo il perimetro dei tre livelli. Le travi orizzontali sostengono i solai e le coperture. Un elemento interessante sono i tiranti orizzontali necessari per mantenere la forma triangolare della struttura del tetto; sono stati realizzati anch'essi in abete e trasformati in piccole panche posizionate davanti alla facciata del piano intermedio e superiore.
Il progetto è stato completato in nove settimane, di cui quattro trascorse nella segheria, rappresentando un esempio positivo di come la prefabbricazione del legno possa contribuire a migliorare il processo di costruzione e ridurre il tempo di lavoro in loco.
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