03/01/2025 - È uno appartamento lungo e stretto, dalla forma irregolare e tagliato trasversalmente da una muratura portante quello di fronte al quale si è trovato lo studio Nube Architetture al primo piano di un edificio di metà ‘800 in zona Corso di Porta Ticinese.
Il progetto è definito dalla ricerca di equilibrio tra uno spazio contemporaneo e la memoria storica di un tradizionale appartamento milanese di ringhiera. Esso si pone in dialogo con due diverse anime di Milano: da un lato la vivacità e la frenesia del Corso, dall’altro la tranquillità di una Milano spesso nascosta dalle cortine edilizie.
Un piccolo ingresso modula il passaggio dal ballatoio all’abitazione, all’interno della zona notte. Il posizionamento della camera da letto vicino all’ingresso deriva da obblighi spaziali e dalla necessità di allontanare la zona più privata dell’abitazione del rumore di C.so Ticinese, lasciando quindi la zona giorno ad ovest, sul lato più luminoso.
Due arcate ricavate nelle murature portanti collegano i due spazi e accompagnano lo sguardo fino alla zona giorno. La forma curva degli archi è servita da elemento generatore per la costruzione di altri elementi di progetto, come il sistema di illuminazione a binario e il volume dei servizi, oltre al vetrocemento utile alla sua illuminazione. La forma tonda diventa caratterizzante del progetto, conferendogli identità e diminuendo la percezione del volume costruito all’interno dello spazio.
Il binario nero sospeso si configura come un elemento di continuità visiva tra i diversi ambienti dell’abitazione, rispondendo inoltre a specifiche esigenze funzionali. Il binario, che accoglie il sistema di illuminazione, si sviluppa dalla camera da letto, in cui sostiene anche un ampio tendaggio che nasconde alla vista il letto, fino alla zona giorno, in cui segue gli elementi della cucina.
Lo spostamento delle armadiature della cucina e della cabina armadio dalle murature permette di disegnare percorsi fluidi nello spazio. Inoltre l’orientamento perpendicolare della cucina rispetto al fronte finestrato consente di non ostacolare la diffusione della luce naturale e di creare un dialogo diretto con gli altri ambiti della zona giorno.
Dove possibile sono stati recuperati gli elementi esistenti del luogo come le travi a vista, il camino, le lastre in marmo usate per le soglie e le nicchie ricavate dal foro delle porte originali, che univano trasversalmente il corpo di fabbrica.
Il bagno, pensato per essere l’unico volume costruito all’interno dell’abitazione, si comporta come un sistema attrezzato. Una serie di nicchie disegnano lo spazio, andando ad ospitare tutti gli elementi funzionali del locale e dell’appartamento; verso l’esterno si ha accesso a una zona lavanderia, un ripostiglio e una dispensa, mentre all’interno è stato ricavato lo spazio per il lavabo, i sanitari e la doccia.
L’utilizzo di elementi in multistrato di betulla sia nella zona notte che nella zona giorno, così come negli spazi di servizio, produce ulteriori rimandi visivi e collega gli ambienti tra loro secondo un comune linguaggio visivo.
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