Nuovi usi dello spazio. Studio Wok per QuadroDesign
Continua la riprogettazione della sede vicino Novara del brand di rubinetterie. Gli spazi aperti rinascono in tre volumi, con un linguaggio neutro, assoluto, quasi sacro
Riprogettazione degli spazi esterni della sede principale di Quadrodesign - Ph. Marcello Mariana
08/01/2025 - Una nuova sperimentazione architettonica dà forma agli spazi aperti della sede principale di QuadroDesign, a San Maurizio d’Opaglio (Novara). L'intervento a cura di Studio Wok completa il progetto iniziato nel 2022 con la ristrutturazione di uffici e showroom dell'Headquarter del brand di rubinetterie. Tre volumi in una sorta di 'piazza pubblica' definiscono diversi modi possibili di concepire lo spazio.
Il progetto, localizzato nei pressi del Lago D’Orta, all’interno della sede dell’azienda, ha compreso il ridisegno del giardino e il recupero e riuso di una vecchia cabina elettrica presente all’interno della proprietà.
L'intervento nasce dalla volontà di QuadroDesign di aggiungere alla proprietà nuovi spazi che potessero avere un uso flessibile e dinamico, utilizzabili sia dalla famiglia Magistro, alla guida del brand, sia per fini commerciali o come residenza d’artista.
Un plateau di cemento definisce i confini della 'piazza' dalla quale emergono i tre volumi: la cabina, il pergolato e la piscina.
Data la sua forma inusuale per uno spazio abitato, la cabina elettrica abbandonata diventa occasione di sperimentazione spaziale. il piano terra è in diretta connessione con l’esterno, con una serie di serramenti scorrevoli esterni metallici a gestirne la transizione.
L’interno accoglie alcune funzioni tecniche, come un bagno e una mini cucina, utilizzabili anche come appoggio per le funzioni svolte all’aperto.
La verticalità viene sfruttata grazie ai due soppalchi, collegati tra di loro da un sistema di scale metalliche. Il primo, più generoso, è realizzato in legno naturale e può accogliere un letto, mentre il secondo recupera un solaio in cemento esistente e può essere utilizzato come un luogo raccolto a diretto contatto con la luce della finestra posta in prossimità della copertura.
Le scelte materiche e cromatiche sono volte alla creazione di uno spazio neutro e assoluto, quasi sacro. Non ci sono colori e i materiali sono lasciati con la loro cromia naturale, inondati dalla luce.
Il pergolato si pone sul limite del plateau in cemento, perpendicolare alla cabina; è realizzato con profili tubolari in acciaio zincato, disposti su cinque campate con passo regolare di 2,6 m. Le prime due campate possono ospitare una zona lounge o pranzo, mentre un lungo bancone cucina, realizzato su misura in pietra e lamiera, occupa altre due campate ed è protetto da un leggero tetto di lamiera ondulata.
Completa l’intervento e ne definisce il confine una piccola piscina che viene semi incassata nel terreno per emergere dalla pavimentazione in cemento come un volume monolitico in pietra antracite (a richiamare il volume della cucina) e diventare una grande seduta.
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