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Canal Grande, Venezia - Ph. da Pixabay
03/01/2025 - In mostra al Magazzino 6 dello IUAV di Venezia, l'esposizione "Cinque quartieri di edilizia pubblica del Novecento a Venezia" mette in scena disegni e documenti di archivio di cinque quartieri della città dell'acqua in un arco cronologico che va dall’emergenza abitativa del secondo dopoguerra all’organico piano residenziale messo in opera dal Comune di Venezia negli anni ‘80. La mostra a cura di Marko Pogacnik e Tommaso Tagliabue è visitabile fino al prossimo 14 febbraio.
I 5 cubi del luogo dell'allestimento accolgono documenti storici che ricostruiscono le vicende e le scelte progettuali che portarono alla costruzione dei quartieri. L'emergenza abitativa del secondo dopoguerra fu mitigata dalla costruzione del quartiere urbano di Sacca Fisola, mentre il piano residenziale degli anni '80 ha costituito di fatto l’ultima stagione di forte investimento pubblico sul fronte della casa.
Esternamente sono esposte fotografie che mostrano lo stato attuale dei cinque quartieri: parti di Venezia che, pur parzialmente degradate e oggetto di scarsi investimenti, si ostinano a ospitare cittadini residenti.
Allestita da Marko Pogacnik e Riccardo Segradin, la mostra è uno degli esiti del progetto di ricerca più ampio che si sviluppa all'interno del cluster di ricerca "H-City. Housing in the city", presso lo IUAV di Venezia.
La politica abitativa in Italia è sempre più spesso demandata a soluzioni di natura emergenziale, che non creano un quadro operativo organico ed efficace. Eppure il tema dell’abitare presenta problematiche su più fronti, che non possono essere risolte solo con interventi puntuali.
La ricerca si propone primariamente di indagare il fenomeno con una ricostruzione problematica dello stato di fatto del fabbisogno abitativo. L’obiettivo è individuare buone pratiche possibili di cittadinanza attiva, di tutela ed efficientamento del patrimonio edilizio esistente, di collaborazione con gli attori del terzo settore ai fini di evitare le condizioni per cui si crei la “zona grigia” per la domanda. Nella zona grigia sono inclusi tutti quei soggetti che non possiedono i requisiti di reddito per risultare assegnatari di un alloggio social housing, ma al medesimo tempo non possono sostenere i costi di un immobile a valore di mercato.
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