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MAXXI, Guido Guidi. Col Tempo 1956-2024 - San Vito 2007 - Ph. Guido Guidi, Collezione Fotografia MAXXI Architettura e Design contemporaneo
22/01/2025 - In scena al MAXXI Roma, Guido Guidi. Col tempo, 1956-2024, la monografica dedicata a uno dei più grandi protagonisti della fotografia italiana, appartenente a una generazione di autori che hanno ridefinito il nostro rapporto con il paesaggio contemporaneo. Aperta al pubblico fino al 20 aprile 2025 nella galleria 1 e realizzata in collaborazione con l’Archivio Guido Guidi, la mostra, la più estesa mai realizzata, è il frutto di un intenso lavoro di ricerca condotto a fianco del fotografo nel suo studio e archivio a Ronta di Cesena.
Il percorso dell’esposizione procede su due piani intrecciati: quello verticale delle stampe fotografiche, con oltre 400 opere e numerosi inediti, per un totale di 40 sequenze costruite dall’autore, e quello orizzontale delle teche, che porta il visitatore a contatto con i densissimi materiali d’archivio. Ordinata cronologicamente, la mostra ripercorre le principali serie dell’autore, considerato un “maestro” da più generazioni di fotografi: dagli esordi e le sperimentazioni degli anni Sessanta e Settanta, alle ricerche personali e alle committenze sul paesaggio degli anni Ottanta e Novanta, fino ai progetti più recenti degli anni 2000.
La sua riflessione erudita intorno al linguaggio dell’immagine ha dato vita a una poetica della visione tra le più incisive della cultura fotografica contemporanea. Attraverso la fotografia, Guidi concettualizza il cuore delle questioni che riguardano il sistema della rappresentazione visiva. Ogni immagine cela una riflessione sull’atto del vedere, sul mezzo utilizzato per registrarlo e sullo scorrere del tempo, indipendentemente se il suo sguardo si posi su un frammento di paesaggio familiare e quotidiano, sull'architettura dei grandi maestri o se il suo messaggio visivo debba passare per le sue fotografie e per l’attività di docente in cui è impegnato fin dagli anni Ottanta.
La mostra, realizzata in collaborazione con importanti istituzioni italiane e internazionali che hanno sostenuto il lavoro di Guidi nel corso del tempo, come l’ICCD e il CCA, intende affrontare la ricerca di Guidi da un punto d’osservazione inedito, quello del suo archivio: casa, studio d’artista, luogo di lavoro, di vita e di incontro per giovani autori. Un ulteriore contributo alla mostra è rappresentato dal progetto video a più canali realizzato dal regista Alessandro Toscano, che mette in dialogo la genesi della mostra con un’interpretazione visiva della ricerca e della metodologia di Guidi.
In occasione della mostra il MAXXI acquisisce un nucleo importante di opere dell’autore provenienti dalle serie Di Sguincio, Facciata, Dintorni, Raccolta Indifferenziata e In Archivio, che si aggiungono ai tre nuclei già presenti nelle Collezioni di Fotografia del MAXXI Architettura e design contemporaneo, di cui fa parte anche la serie dedicata alla Tomba Brion di Carlo Scarpa.
Tour della mostra
Il percorso espositivo si apre con la serie Preganziol, manifesto del pensiero, seguito dalla video installazione realizzata da Alessandro Toscano durante le fasi preparatorie della mostra: un'interpretazione visiva dell’universo creativo e materiale di Guidi, raccontato attraverso la casa-studio-archivio di Ronta di Cesena.
Il percorso si dispiega poi come un lungo “leporello”, articolato in 5 sezioni che presentano 40 sequenze fotografiche definite dallo stesso Guidi: dal precoce interesse per la fotografia a metà degli anni Cinquanta alle serie degli anni Settanta, in cui prosegue la sua sperimentazione sul mezzo e sul linguaggio, lungo due linee di ricerca.
Se da un lato Guidi fotografa con apparecchi di piccolo formato il proprio microcosmo personale, dall’altro, influenzato anche da Walker Evans, avvia la sua indagine sul tema della facciata soffermandosi sull’edilizia ordinaria della provincia.
Nel corso degli anni Ottanta e oltre Guidi privilegia poi l’uso del medio e grande formato e lavora sempre più sistematicamente con il colore mentre, a partire dai dintorni di Cesena, la sua geografia si amplia: dalla Romagna alla Via Emilia al resto dell’Italia, fino a progetti internazionali come il viaggio lungo la strada B1 in Europa.
Una sezione dedicata all’architettura e all’urbanistica sottolinea come Guidi abbia affrontato anche la ricerca dei maestri "nella modalità dell’apprendere, cercando di entrare nel processo mentale dell’architetto". Di particolare interesse qui è il progetto dedicato a Carlo Scarpa, con il quale Guidi documenta la Tomba Brion, cogliendo configurazioni di materia e luce che riflettono il pensiero dell’architetto.
L’ultima parte della mostra ritorna all’archivio, inteso come un’officina, un luogo di ricerca, di lavoro e anche di incontro per colleghi e autori più giovani.
Concludono il percorso le serie Raccolta indifferenziata, assemblata da Guidi in occasione di questa mostra, e In Archivio, realizzata nel 2024 su incarico del MAXXI: sono le testimonianze più recenti della visione radicale e coerente con cui Guidi ha celebrato nel corso di sessant’anni il “pensiero” della fotografia.
Le sequenze a parete dialogano con i materiali di approfondimento, presentati in una serie di teche tematiche. A introdurre il visitatore in mostra è una lunga panca-libreria che affronta il rapporto di Guidi con l’oggetto libro, attraverso una selezione di volumi dalla sua biblioteca nonché libri d’autore sfogliabili dai visitatori. Si prosegue poi con alcune “esercitazioni d grammatica della fotografia” degli anni Settanta, con lo studio di maestri come Walker Evans e Carlo Scarpa approfondito attraverso preziosi quaderni manoscritti, con le riflessioni intorno alla macchina fotografica come strumento dotato di una propria 'intelligenza', per arrivare al tema dell’insegnamento, in cui le lezioni di Guidi si configurano come liberi percorsi di senso attraverso le immagini, accompagnate da analisi formali e ipotesi di letture iconografiche, commenti e citazioni, in cui il fotografo esplicita il funzionamento dei temi visivi a lui cari.
Al CCA è stato poi proposto di raccontare il rapporto dell’istituzione di Montreal con Guido Guidi, mentre l’ICCD di Roma, attraverso un caso di studio, affronta il tema dell’archivio fotografico in una pratica artistica che si sviluppa attraverso una riflessione continua su metodo e linguaggio.
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Scheda evento: |
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MAXXI, Guido Guidi.Col Tempo - San Mauro in Valle, 1956 MAXXI, Guido Guidi. Col Tempo - #1-7_Fosso Ghiaia, 1972 MAXXI, Guido Guidi. ColTempo - Cervia 1979 - Ph.Guido Guidi MAXXI, Guido Guidi. ColTempo - 1C3A-29 Preganziol, 1981 MAXXI, Guido Guidi. Col Tempo - San Giorgio di Cesena 1985 - Ph. Guido Guidi MAXXI, Guido Guidi. Col Tempo - #2057, Porto Marghera, 1988 MAXXI Guido Guidi. Col Tempo - Rimini Nord 1991 - Ph. Guido Guidi MAXXI GuidoGuidi. ColTempo - #1487, Palazzo Abatellis, 1997 MAXXI, Guido Guidi. Col Tempo - #15164, Ronta, 2004 MAXXI, Guido Guidi. Col Tempo - #18531 Ronta, 2016 Allestimento mostra Guido Guidi. Col Tempo 1956-2024 al MAXXI Roma
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