05/02/2025 - Sono stati premiati il 30 gennaio scorso, nell’ambito di Klimahouse 2025, i vincitori del Wood Architecture Prize 2025, premio nazionale per l’architettura in legno, istituito da Fiera Bolzano, promosso con il patrocinio e il contributo scientifico dell’Università Iuav di Venezia e del Politecnico di Torino, in collaborazione con PEFC Italia. Obiettivo dell’iniziativa è la promozione della ricerca e della sperimentazione nella progettazione e la valorizzazione della conoscenza di soluzioni costruttive moderne attente alle esigenze climatiche dei nostri tempi.
Tra i candidati al Wood Architecture Prize 2025 nuove edificazioni, riqualificazioni e ampliamenti, sopraelevazioni di edifici esistenti, architetture temporanee e sperimentali, oltre ad opere di differente connotazione funzionale - pubbliche o private, con spazi di uso individuale o collettivo - la cui realizzazione sia stata completata sul territorio nazionale a partire dall’anno 2021.
Novità di quest’anno, l’abolizione della tradizionale suddivisione in categorie. I partecipanti, infatti, hanno presentato i propri progetti all’interno di un ambito di azione più ampio con l’obiettivo di definire nuovi immaginari legati alle attività di rigenerazione degli spazi abitabili in una logica di filiera territoriale che comprenda interventi sia pubblici che privati.
La giuria, presieduta dall’Arch. Manuel Benedikter – Benedikter Architekt, ha scelto i seguenti esempi concreti di opere innovative che combinano design e funzionalità con l’utilizzo del legno come materiale centrale:
Centro Anck’io (2022) a Villafranca (VR) di Antonio Ravalli Architetti + Giorgio Nicolò
Il progetto ha vinto per la sua capacità di condensare diverse funzioni aggregative di particolare valenza pubblica all’interno di un edificio impostato modularmente, che garantisce una grande flessibilità d’uso degli spazi, inclusi quelli all’aperto ma coperti. L’intero complesso è uniformato dal segno chiaro e semplice della piastra di copertura a cassettoni lignei disassemblabili e riutilizzabili al termine del ciclo di vita del fabbricato.
Casa Larun (2024) a Tregnago (VR) di Zarcola studio
Lo studio alla base si distingue per l’originalità. “Una magnifica ossessione” è lo slogan che riassume il concetto progettuale, cui si affianca una maestria artigianale in autocostruzione. Un’operazione di sostituzione edilizia ricavando un’abitazione in un lotto stretto, realizzata attraverso una gabbia strutturale di microlisteli(3x), con funzione sia antisismica, sia di disegno d’interni dalla straordinaria unitarietà e poesia.
Kindergarten Algund (2022) a Lagundo (BZ) di Feld72 Architekten ZT Srl
Il progetto, esito di un concorso di architettura, ha visto l’ampliamento in continuità della struttura esistente ed è stato premiato per la qualità della realizzazione e per la definizione di ambienti interni che, pur nell’ambito di una spazialità ordinaria, restituiscono atmosfere domestiche di particola re sensibilità e intimità.
La menzione speciale per un progettista under 35 è andata all’Alter Stadel Maireggerhof (BZ) dell’Arch. Philipp Steger che ha condotto una sofisticata operazione di recupero di un maso attraverso una ricostruzione contestuale dello spazio.
Ad aggiudicarsi le menzioni Speciali della Giuria invece:
La Rigenerazione delle Casermette di Moncenisio (2024) a Moncenisio (TO) di Antonio De Rossi, Laura Mascino, Edoardo Schiari, Matteo Tempestini, Maicol Guiguet
Premiato per il recupero, in economia di risorse e in spazi limitati, di un rudere militare privo di pregio storico-edilizio, attraverso l’inserimento di volumi scatolari, differenziati per funzioni a uso comunitario, in chiave rigenerativa di un piccolo e isolato comune montano. L’inserzione della “scatola nella scatola” si conferma dunque un approccio consolidato per il ripristino dell’ingente patrimonio rurale alpino degradato.
Costruito intorno – Casa p (2024) a Bressanone (BZ) di Bergmeisterwolf
Assegnato il premio per la capacità di evocare atmosfere e immagini archetipiche dell’abitare all’interno di un contesto naturale montano. La giuria ha apprezzato la somma maestria tanto nel controllo e nel disegno dei dettagli, quanto nella realizzazione costruttiva.
Inoltre, la commissione delegata ha assegnato una menzione speciale della filiera PEFC al progetto We Rural Palazzo Valgorrera (TO) dello studio Archisbang, per la sobrietà dell’inserimento di semplici volumi scatolari autonomi e reversibili ma al contempo in dialogo con un fabbricato rurale storico, di cui si mantengono tutte le caratteristiche tipologico-costruttive. Particolarmente apprezzata inoltre l’articolazione degli spazi, tra ambiti aperti, ambiti semichiusi e stanze, ottenuta grazie a un’efficace quanto basica distribuzione su due livelli.
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