Il nuovo progetto fotografico dedicato ai designer e alle loro città: a Milano con /àr-o/ studio, Zaven a Venezia, a Parigi con Constance Guisset, a Belgrado con Zoran Jedrejčić e a Novi Sad con Peter Gregson
17/03/2025 - Gli arredi in legno Woak prendono vita negli scatti di ‘Nomadic Woak’, il progetto fotografico dedicato ai designer che hanno collaborato con il brand, esplorando gli studi e le città che ne hanno ispirato la creatività.
Ideato da /àr-o/ studio, art director di Woak, e realizzato dal fotografo Luca Caizzi, Nomadic Woak mette in scena il desiderio dell’azienda di aprirsi al nuovo, con una vocazione, quasi nomade, a viaggiare e assorbire conoscenze provenienti da tutto il mondo.
“Il progetto Nomadic Woak nasce con l’intento di esaltare l’apertura del brand nei confronti di molteplici forme di creatività e il suo desiderio di dare forma a ispirazioni provenienti da latitudini differenti” spiegano Raquel Pacchini e Andrea Steidl di /àr-o/ studio. “Il legno, elemento sostanziale della produzione dell’azienda, unito alle sue solide competenze tecniche e produttive, diventa strumento e fil rouge alla base di una collezione poliedrica e sorprendente”.
“È interessante come in un periodo di tempo breve si riesca a raccontare tanta diversità.” Afferma Luca Caizzi, fotografo di questo progetto. “Viviamo una contemporaneità che ci unisce, soprattutto grazie alla tecnologia, ma che appiattisce l'esperienza. È stato l'incontrare le persone, i designer e le loro città che mi hanno permesso di capire quali e quante sono le differenze tra le loro visioni. Nomadic come temporaneo, improvvisato, intermittente e stagionale.”
I designer che hanno contribuito a dare forma al brand bosniaco specializzato nella produzione di arredi in legno massello diventano così narratori di un viaggio che attraversa estetiche, culture e influenze diverse. La prima parte di questo racconto fa tappa a Milano, con i pezzi disegnati per il brand da /àr-o/ studio, a Venezia, nella città e nello studio del duo creativo Zaven, a Parigi con Constance Guisset, a Belgrado con Zoran Jedrejčić e a Novi Sad con Peter Gregson. Il racconto dà forma alle diverse ispirazioni dei designer con affascinante semplicità, attraverso un dialogo tra i volumi che caratterizzano le città e le creazioni di Woak. Gli arredi vengono inseriti in ambienti diversi dal loro naturale habitat legandosi a forme e colori metropolitani, scorci da cartolina, angoli domestici contemporanei e spazi progettuali.
Il progetto fotografico realizzato da Luca Caizzi riesce così a esprimere la visione creativa e internazionale di Woak, sempre attenta al dialogo tra culture e approcci diversi, interpretando in una serie di scatti la cifra stilistica identitaria dei progettisti con cui collabora.
A Milano con /àr-o/ studio
Per le vie di Milano, /àr-o/ studio – studio fondato nel 2016 da Raquel Pacchini e Andrea Steidl – viene immortalato negli ambienti e nelle zone che fanno parte della sua quotidianità. Nelle strade e nella metropolitana di Porta Romana, tra palazzi borghesi, l’iconica torre Velasca e a casa del duo creativo, i pezzi disegnati per Woak scoprono una nuova dimensione insieme ai progettisti.
A Venezia con Zaven
Nomadic Woak approda Venezia dove ha sede Zaven, studio fondato nel 2008 da Enrica Cavarzan e Marco Zavagno. Qui viene messo in scena uno spaccato autentico del legame tra le creazioni di Woak, la filosofia dei designer e le scenografie della laguna.
Il duo creativo viene raccontato nel suo habitat naturale, nello studio e nei quartieri che ospitano i luoghi di vita e creatività, uniti all’acqua e ai dettagli architettonici che Venezia offre in ogni suo scorcio.
“I nostri disegni si muovono con noi attraverso gli spazi in cui si sviluppano, trovando nuove forme di esistenza” raccontano i designer. “Unica è la passeggiata per Venezia, dove i nostri oggetti si fanno luce attraverso lo sguardo della città, catturati dalla lente di Luca Caizzi”.
A Parigi con Constance Guisset
Nel quartiere di Clignancourt, situato nel 18° arrondissement di Parigi e caratterizzato per la sua vivacità artistica, Nomadic Woak si sviluppa attraverso un percorso urbano che esplora le strade e le location intorno allo studio fondato nel 2009 da Constance Guisset. In questa cornice dinamica, le due creazioni della designer francese per Woak – la sedia Lepida e il tavolo consolle Wing – giocano con gli scorci urbani e l’atmosfera vibrante della città.
“Le immagini scattate in strada sono un omaggio a la Goutte d’Or, il quartiere nel nord di Parigi dove lavoro. Volevo raccontare la città nella sua quotidianità, lontano dall'immagine di Parigi come museo a cielo aperto —una città viva, in continuo movimento. - Spiega la designer - Gli scatti nella chiesa di Saint-Eustache hanno un significato speciale per me: ho avuto il privilegio di lavorare su due progetti in questo luogo straordinario. Ho disegnato le panche e di recente ho progettato anche i portacandele, pensati appositamente per lo spazio della chiesa. Le immagini nella metropolitana invece raccontano un passaggio quotidiano: il tragitto dallo studio alla chiesa, il percorso che collega questi due mondi del mio lavoro e della mia ispirazione.”
A Belgrado con Zoran Jedrejčić
Capitale della Serbia, Belgrado è conosciuta per la sua architettura eclettica che mescola diverse influenze storiche e culturali, in particolare per i suoi edifici modernisti e brutalisti che riflettono il suo carattere audace e in continua evoluzione. Il racconto di Zoran Jedrejčić si snoda attraverso luoghi emblematici di questa città, selezionati dal designer per il loro valore architettonico e personale. Dal Museo della Jugoslavia al Belgrade Fair, su una nave degli anni Sessanta ormeggiata sul fiume Sava e nello studio di Jedrejčić, gli scatti mettono in relazione il design essenziale degli oggetti con le atmosfere brutaliste e industriali della città.
“Abbiamo scelto luoghi che non solo raccontano il contesto culturale e architettonico di Belgrado, ma che rappresentano anche il mio percorso personale e professionale. – racconta Zoran Jedrejčić - Ogni location riflette un frammento della mia storia e dei valori che cerco di trasmettere nei miei progetti per Woak”.
Novi Sad e Peter Gregson
A Novi Sad – seconda città più grande della Serbia dopo la capitale – la collezione Original di Peter Gregson viene immortalata nei luoghi della sua quotidianità, tra l’interno e l’esterno del suo studio, in un dialogo spontaneo con spazi abitativi e scorci urbani. Gli scatti, così come le creazioni di Gregson, celebrano con ironia i piccoli piaceri della vita, offrendo un nuovo sguardo su forme familiari che diventano simbolici e decorativi.
"La scelta della location è stata del tutto spontanea e non pianificata. – Spiega il designer - Lo studio Peter Gregson si trova oggi a un isolato da dove sono cresciuto e dove, per un periodo durante e dopo i miei studi, avevo uno studio nel seminterrato dello stesso edificio. In un certo senso, questo luogo fa parte del mio quotidiano."
Questo sito non utilizza cookie di profilazione ma solo cookie tecnici per funzionare correttamente e cookie di Analytics per raccogliere statistiche anonime sulla navigazione. Continuando la navigazione su questo sito si accetta la Cookie PolicyX non mostrare pi�