Amoruso
12/03/2025 - Si terrà dal 28 marzo al 21 aprile 2025 la prima edizione della Biennale delle Arti AMA (Arte + Maddaloni + Architettura) un festival ospitato a Maddaloni, storica cittadina in provincia di Caserta, con la direzione artistica di Luca Molinari, dedicato alla rigenerazione urbana e culturale della città attraverso l'arte, il design e l'architettura contemporanea.
AMA trasformerà le strade e i luoghi storici di Maddaloni in un palcoscenico espositivo per artisti, architetti, fotografi e designer di fama nazionale e internazionale. Il tema inaugurale, "Nuovi racconti (per il futuro)", invita a esplorare visioni originali per un'epoca in trasformazione.
Oltre ottanta protagonisti tra artisti, architetti e designer, numerosi eventi tra mostre, installazioni e performance per un format culturale innovativo che mette insieme alcune delle migliori espressioni delle arti e dell’architettura contemporanea, inaugurando un dialogo inedito tra le esperienze più significative del tempo presente e la storia millenaria della terra maddalonese.
Il festival AMA rinnova lo spirito creativo della città, proseguendo l'eredità della Biennale Internazionale di Grafica degli anni 1985 e 1988, dedicata alla memoria di Franco Imposimato, ucciso a Maddaloni in un agguato mafioso. “L’arte contro tutte le mafie” è infatti l’obiettivo ambizioso e concreto del festival a distanza di quasi quarant’anni.
Il progetto vuole promuovere la cultura come strumento di rigenerazione sociale, economica e urbana, consolidando Maddaloni come centro di produzione artistica e architettonica.
Come anteprima della Biennale, a ottobre 2024, è stato inaugurato il murales "Senza Riparo" dell’artista argentino Francisco Bosoletti in Piazza Matteotti, sulla parete della futura sede del Comune di Maddaloni. L'opera si ispira ai reperti storici della città, in un dialogo tra passato e futuro.
Ogni spazio individuato sarà legato a un titolo e a un'azione come un libro a più capitoli in cui alle parole chiave (ad esempio: abitare, rigenerare, seminare, sognare, resistere...) corrisponderanno installazioni/mostre/lavori attentamente selezionati.
AMA offrirà contenuti informativi e storici sui monumenti e luoghi di Maddaloni, prodotti in collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Design dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, destinati a rimanere come materia utile (fisica e digitale) per il Comune anche dopo l’evento. Inoltre, lascerà nel territorio manufatti resistenti: elementi di allestimento per moduli montabili, aggregabili e da riutilizzare nel tempo.
Ad ogni edizione, un'opera d'arte resterà come testimonianza del festival, contribuendo, biennale dopo biennale, a creare un patrimonio artistico che arricchirà l'offerta culturale della città.
Il progetto di identità visiva di AMA è firmato dall’agenzia Bluelabs che ha interpretato i valori della manifestazione conciliando tradizione e innovazione, coniugando ricercatezza e dinamismo per raccontare la vita e l’energia della nuova Biennale di Maddaloni.
La Biennale delle Arti AMA (Arte + Maddaloni + Architettura) è un progetto promosso dal Comune di Maddaloni, curato da Luca Molinari, architetto, professore ordinario di Teoria e Progettazione architettonica presso l'Università della Campania “Luigi Vanvitelli” e organizzato con la collaborazione e il supporto del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale, Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della provincia di Caserta, dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della provincia di Napoli e del FAI Campania.
Gli artisti e architetti coinvolti che parteciperanno alla prima edizione di AMA sono:
Aidna Studio, Laura Andreini, Carmen Andriani, Teresa Antignani, Roberto Amoroso, Archea, Carmelo Baglivo, Claudio Bertorelli (Aspro Studio), Francisco Bosoletti, BRH+, Mauro Bubbico, Lorenzo Capobianco, Renato Capozzi, Paquale Carangelo, Orazio Carpenzano, Matilde Cassani, Roberto Cesaretti, Gianluca Cioffi, Matteo Costanzo (2A+P/A), Elena Cutolo, Michele De Lucchi, Roberto di Alicudi, Corrado Di Domenico, Ēter Studio, Alberto Ferlenga, Mario Ferrara, Adam Nathaniel Furman, Luca Galofaro, Cherubino Gambardella, Maria Gelvi, Alfonso Giancotti, Matteo Ghidoni (Salotto Buono), Fabrizia Ippolito, Johansen Skovsted arkitekter, Bernard Khoury, Ugo La Pietra, Labics - Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori, Luca Lanini, Francesco Librizzi, Astrid Luglio, Ma0 – Alberto Iacovoni, Sara Marini, Antonio Martiniello, Antimo Matano, Giancarlo Mazzanti, Donatella Mazzoleni, Annalisa Metta e Felice Cimatti, Valerio Morabito, Angela Palumbo e Luisa Parisi, Paradigma Ariadne, Pietro Carlo Pellegrini, Peripheriques, Marco Pignetti, Carmine Piscopo, Efisio Pitzalis, Franco Purini, Franco Raggi, Raumlabor, Filippo Romano, Nicola Russi - Laboratorio Permanente, Saloon Architects, Maria Antonietta Santangelo, Caterina Sbrana-studio 27 e Gabriele Mallegni, Beniamino Servino, Studio LA, Studio Ossidiana, Superflex / KWY Studio, Concetta Tavoletta, Marina Tornatora e Ottavio Amaro, Mario Trimarchi, Zeynep Tumertekin, Fabrizio Vatieri, Federica Visconti, We Made That, 2050 plus - Ippolito Pestellini Laparelli.
Spazi storici e pubblici della città ospiteranno le iniziative, le mostre temporanee e le installazioni. Luoghi che meritano “nuova attenzione” come il Complesso Monumentale Convitto Nazionale “Giordano Bruno” con la monumentale sala decorata con la più grande tela del mondo, o il Museo Civico e, ancora, la Biblioteca Comunale e alcuni preziosi edifici sacri come la Chiesa di Santa Maria dei Comandati, il Sagrato della Chiesa di San Pietro, la Chiesa e Congrega di San Giovanni, il Chiostro della Chiesa della Santissima Annunziata.
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