Foto di Terri Wang da Pixabay
21/03/2025 - Arte, design e natura per valorizzare il paesaggio: nel territorio di Pesaro e Urbino, il Festival di Microarchitettura Fe.m giunge alla sua seconda edizione, promuovendo nuovi modi di costruire e di vivere l'entroterra. Il concorso invita i progettisti a presentare proposte per la realizzazione di sei installazioni in legno, da allestire in diverse località della provincia, aperte al pubblico da luglio a novembre 2025. Deadline iscrizioni 5 maggio 2025.
Il Festival di Microarchitettura Fe.M nasce in occasione di Pesaro 2024 Capitale italiana della cultura, evento che prevedeva il coinvolgimento di tutto il territorio provinciale. Le opere della prima edizione, realizzate a Borgo Pace, Sant’Angelo in Vado, Lunano e Piobbico, sono state visitabili quotidianamente da luglio a novembre e hanno preso vita con eventi di varia natura nel periodo autunnale.
Il festival diffonde l’idea del progetto architettonico come strumento essenziale per valorizzare il nostro rapporto con la natura e il paesaggio. La seconda edizione si svolge come concorso internazionale, invitando i progettisti a reinterpretare con le loro opere l'identità e i valori culturali del luogo.
Le microarchitetture, con la loro natura effimera, si ergono come finestre sul futuro: gesti poetici ed essenziali, liberi dal peso delle convenzioni e dalle regole stringentiche che regalano agli abitanti uno sguardo nuovo sul panorama quotidiano e offrono ai visitatori una chiave di lettura inedita del sito.
Priva di una funzione predeterminata, la microarchitettura esiste come programma di sé stessa, ritrovando la purezza originaria dell’atto costruttivo. È un ritorno alle radici, dove l’architettura si spoglia del superfluo per abbracciare l’essenza: lo spazio, la luce, il dialogo con il paesaggio che la accoglie.
Il festival ricerca opere che emergano dal contesto culturale del luogo: radicate, ma sempre mutevoli e marginali. Architetture capaci di sussurrare agli abitanti storie familiari, risvegliando quel senso di appartenenza che trasforma un territorio in casa.
Nell'iniziativa, l’architettura si svela per ciò che è: un organismo pulsante che va oltre il semplice assemblaggio di superfici e funzioni, uno spazio vivo che vibra con chi lo abita e con il territorio. Il festival diventa un’occasione di creazione collettiva, dove l’atto costruttivo è un momento di incontro, dialogo e celebrazione.
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