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Formafantasma celebra Cassina
Al Teatro Lirico Giorgio Gaber va in scena 'Staging Modernity', un’interpretazione attenta e provocatoria dell'eredità del Modernismo in occasione dei 60 anni dell'iconica collezione LC
Autore: giulia capozza
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Staging Modernity - Ph. Omar Sartor Staging Modernity - Ph. Omar Sartor
11/04/2025 - Una pièce teatrale e un'installazione al Teatro Lirico Giorgio Gaber celebrano i 60 anni della collezione di arredi Cassina disegnata da Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand. 'Staging Modernity' è il progetto firmato dal duo artistico Formafantasma in scena durante la Milano Design Week 2025: un’interpretazione attenta e provocatoria dell'eredità del Modernismo.

"Questo progetto - spiegano i designer - mira a sfidare le narrazioni convenzionali sulla modernità, la domesticità e il design mentre esamina le profonde implicazioni culturali di queste idee oggi”.
 
‘Staging Modernity’ adotta come fondamento la pianta del ‘Salon d’Automne’, una pietra miliare nella storia dell'architettura e del design moderno. Questo momento storico cercava di ridefinire l'ambiente domestico come una macchina à habiter (macchina per abitare) industriale e funzionale, liberandolo dal peso della tradizione.

Introducendo i loro mobili in tubolare metallico, Le Corbusier, Charlotte Perriand e Pierre Jeanneret distanziarono la loro nuova estetica moderna dalla lavorazione tradizionale del legno dell'epoca. Una rottura radicale intesa non solo come un cambiamento di design, ma come un simbolo della modernità stessa: un mondo lungimirante, industriale e razionale svincolato dal passato.
 
Anziché semplicemente rivisitare o commemorare questo momento storico, l'installazione di Formafantasma ‘Staging Modernity’ lo destruttura distribuendo elementi nello spazio come se fossero schizzi o bozze. Come pezzi di un puzzle, i frammenti evocano l'idea di una visione un tempo intera ma ora frammentata offrendo una lente attraverso cui riconsiderare la concezione idealizzata della modernità.

Il lavoro di Le Corbusier, Perriand e Jeanneret, profondamente radicato nella filosofia della razionalità e del progresso, viene reimmaginato nell'intervento di Formafantasma, non come una visione incontaminata di perfezione industriale, ma come qualcosa di più aperto e poroso.
 

L'installazione di Formafantasma

Lo spazio è popolato da riproduzioni animali, abbattendo il confine tra ciò che è considerato "umano" e "non umano", o tra il moderno e il selvaggio. La macchina razionale per abitare si evolve in un’ecologia naturale e selvaggia.

Nel suo nucleo, ‘Staging Modernity’ critica le opposizioni binarie che hanno storicamente strutturato il discorso modernista: da un lato il meccanizzato, il razionale e il civilizzato; dall’altro il naturale, l’organico e il selvaggio.

L’installazione chiede: cosa succederà quando non aderiremo più a queste distinzioni? Cosa succederà quando la modernità si confronterà con un’ecologia più ampia, che include attori non umani, animali ed ecosistemi, oltre alle forze della cultura, dell’industria e della tecnologia?
 
La presentazione frammentata del lavoro di Le Corbusier, Perriand e Jeanneret in ‘Staging Modernity’ non è un’astrazione, ma una riflessione della dissonanza tra gli ideali modernisti e il mondo contemporaneo. Mentre a metà del XX secolo si celebrava una netta rottura con la tradizione, oggi ci troviamo a fare i conti con le conseguenze non intenzionali di quella rottura, dove le linee tra ciò che è umano e ciò che è naturale sono sempre più difficili da navigare. Attraverso questo intervento, Formafantasma propone una nuova lente attraverso cui vedere il modernismo, non come un'ideologia fissa e statica, ma come una conversazione in continua evoluzione con il presente.

“In sostanza, ‘Staging Modernity’ è un omaggio critico. Omaggia la visione rivoluzionaria di Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand, offrendo al contempo uno spazio aperto a nuove riflessioni e interpretazioni sulla modernità.”

All'ingresso del foyer del teatro, il pubblico è invitato a scoprire di più sulla storia e lo sviluppo della Collezione Le Corbusier®, Pierre Jeanneret®, Charlotte Perriand® attraverso un percorso didattico che include una timeline che combina immagini, video e materiale storico.
 
Sul palco, i protagonisti sono le nuove edizioni limitate nel tempo, sviluppate da Cassina in collaborazione con la Fondazione Le Corbusier e gli eredi di Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand, invitando il pubblico a sedersi e assistere all'installazione che, al contrario, si svolge nel teatro sottostante.

Qui, nella platea del teatro, pezzi della Collezione Le Corbusier®, Pierre Jeanneret®, Charlotte Perriand® sono stati collocati accanto a una selezione di elementi di arredi del Salon d’Automne prodotti da Cassina negli identici colori e materiali del 1929. Per tutta la settimana, performance teatrali dirette da Fabio Cherstich con attori professionali saranno messe in scena come parte integrante dell'installazione.

Basate su tre testi commissionati al filosofo Emanuele Coccia, all'architetto, scrittore e curatore Andrés Jaque e all'architetto e artista Feifei Zhou (terriStories), la riflessione sulle implicazioni ideologiche e materiali della modernità e della natura viene ulteriormente esplorata, andando oltre lo statico e il visivo per includere il performativo, l'uditivo e l'incarnato in un'esperienza completamente immersiva per il pubblico.
 
“Immagino una performance - spiega il regista Fabio Cherstich - in cui un coro abita lo spazio interagendo con gli oggetti in modi non convenzionali. I corpi ne esplorano i limiti strutturali, adattandosi e ridefinendone la funzione, fino a dissolvere ogni gerarchia tra uomo, oggetto e natura. Il teatro, luogo della convenzione per eccellenza, diventa di conseguenza uno spazio di condivisione poetica, dove tutto può trasformarsi. Un’utopia scenica in cui la presenza fisica restituisce al teatro il suo potere evocativo più autentico.”

Per questa occasione, Cassina continua la sua missione di supportare e coltivare i giovani talenti attraverso il coinvolgimento di artisti provenienti dalle accademie locali di arti performative e studenti di Domus Academy, che saranno disponibili per spiegare il progetto al pubblico. A seguito della Milano Design Week, Cassina desidera donare una selezione delle riproduzioni degli animali per scopi educativi e culturali, mentre i pezzi rimanenti saranno custoditi negli Archivi Cassina.
 

Teatro Lirico Giorgio Gaber
Via Larga, 14, 20122 Milano
10.30 – 19.30
Performance ogni due ore, a partire dalle ore 11


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