09/04/2025 - È stato presentato ieri, nell’Auditorium del Museo di Santa Giulia a Brescia, il progetto di massima per il restauro e la rifunzionalizzazione del Teatro Romano, firmato dall’architetto David Chipperfield. Commissionato da Fondazione Brescia Musei con Comune di Brescia e Camera di Commercio, il progetto punta a restituire al monumento la sua natura di spazio vivo, culturale e urbano.
Una visione per la città
Più che un restauro conservativo, quello pensato da Chipperfield è un progetto urbano e culturale: una rifunzionalizzazione che affronta l’incompletezza del sito archeologico non con la ricostruzione filologica, ma con un approccio consapevole che integra storia, memoria e nuove funzioni. “Non vogliamo ricreare ciò che fu, ma ristabilire l’ordine e la funzione dello spazio”, afferma l’architetto.
La cavea sarà resa accessibile anche durante gli scavi, grazie a soluzioni temporanee. Il pulpito tornerà a essere palcoscenico per spettacoli estivi e le strutture – parte permanenti, parte effimere – evocheranno l’antico frontescena. I percorsi di visita si estenderanno fino alla summa cavea, offrendo anche un nuovo punto panoramico sulla Brescia romana.
Un processo partecipato
Il progetto è frutto di un ampio lavoro preparatorio: rilievi laser scanner, studio storico, e soprattutto dialogo con istituzioni e cittadinanza. La Regione Lombardia ha sostenuto con l’Avviso Unico Cultura 2024 un percorso di sensibilizzazione pubblica, culminato in un ciclo di conferenze sul Teatro Romano.
Importante anche la sinergia con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio che, con Fondazione e Comune, garantirà un dialogo costante durante le fasi di scavo e progettazione esecutiva. I lavori si svolgeranno a cantiere aperto, permettendo al pubblico di assistere alla trasformazione del sito.
Verso un nuovo spazio di comunità
Oltre al teatro, il progetto coinvolge Palazzo Maggi Gambara, che diventerà portale d’accesso all’area archeologica e struttura tecnica a servizio della nuova attività teatrale. Il sito potrà accogliere fino a 1000 spettatori e si profila già come una nuova centralità culturale per la città.
Come già per la Vittoria Alata e il Corridoio UNESCO, lo Studio TassinariVetta ha curato l’identità visiva del progetto, rafforzando la narrazione di un sistema culturale coerente.
Un lungo cammino
Il percorso che ha condotto a questo risultato parte da lontano: simbolicamente nel 2021, con il ritorno della Vittoria Alata e il nuovo allestimento del Capitolium. Ma è nel 2022, con il convegno “Il futuro del Teatro Romano di Brescia”, che si afferma l’idea di un teatro non solo museo, ma spazio per la città. Un’idea sostenuta da voci autorevoli come Salvatore Settis, Alberto Ferlenga e Pierre-Alain Croset: l’archeologia come nodo urbano vivo, non reliquia isolata.
Il progetto Chipperfield, realizzato con il sostegno di Fondazione Cariplo e della Camera di Commercio di Brescia, che ha promosso anche il convegno “Sostenibilità energetica e tutela del patrimonio culturale”, rappresenta oggi una concreta risposta a quella visione: un teatro antico che torna a vivere nel presente, con lo sguardo al futuro.
|