17/04/2025 - Euroluce Light of Italy è stata protagonista alla recente edizione della Design Week Milanese, tracciando un doppio percorso tra il Salone del Mobile e Manzoni Hub, nuovo polo dedicato al design in via Manzoni 43. Qui, il brand ha condiviso spazi e visioni con altre realtà italiane, in un ambiente pensato per favorire incontri, collaborazioni e nuove traiettorie del progetto.
Il dialogo diretto con architetti e progettisti è stato il fulcro di questa partecipazione, come anticipato dalle parole di Michele Losito, CEO del brand, che ha posto l’accento sull’importanza dello scambio umano e professionale come leva generativa “… fondamentale è per noi l’incontro con amici partner, la conoscenza con nuove figure professionali, lo scambio di idee, la condivisione. È sempre la condivisione che genera grandi risultati,” dichiara Losito.
La presenza al Salone ha assunto la forma di un racconto per immagini e materiali: un’installazione costruita per far esperire la luce nella sua dimensione più personale, modificabile e intima. Collezioni già note come Corallo e Trama hanno aperto la narrazione espositiva, lasciando poi spazio a novità firmate da nomi come Danilin Alexey con le collezioni Dopamine e Theorem, Alberto Ghirardello con la collezione Dewy, Cristian Visentin con la collezione Pegaso e Simone Di Liddo con la collezione Nido.
Ogni progetto, pur segnato da linguaggi differenti – essenziali, tecnici, ornamentali – ha trovato un punto di convergenza nella lavorazione artigianale e nell’attenzione al gesto. Un esempio emblematico è la lampada Pegaso di Cristian Visentin, che trae ispirazione dal legame tra la luce e le stelle, quelle stesse costellazioni che da secoli tracciano immagini mitologiche, come la costellazione da cui prende nome il progetto. La lampada è composta da tre elementi in metallo calandrato, che racchiudono il corpo illuminante e diffondono la luce attraverso un vetro trasparente.
"Il mio approccio progettuale punta all’essenzialità delle forme. La lampada Pegaso ha una struttura lineare, semplice ma con carattere, capace di trasmettere leggerezza e di emettere una luce intensa", afferma Visentin, descrivendo la sua creazione.
Le collezioni di Euroluce Light of Italy si distinguono per la loro versatilità e per la capacità di adattarsi a diversi utilizzi: a parete, a sospensione, da appoggio, in configurazioni singole o multiple. Questa flessibilità rappresenta uno degli elementi chiave del vantaggio competitivo del brand, che, dalla concezione alla progettazione, fino alla prototipazione, è in grado di offrire soluzioni personalizzate, anche per richieste su misura. "Abbiamo la soluzione. Sempre", è la promessa dell’azienda, che affianca i progettisti nella realizzazione di idee e necessità individuali, garantendo un’ampia possibilità di declinazioni.
In occasione dei Saloni, il brand ha svelato il nuovo catalogo Elegance, che raccoglie trenta collezioni capaci di reinterpretare le forme classiche attraverso un linguaggio attuale. In parallelo, l’evoluzione del progetto Twenty Brand Design porta in scena novità che intrecciano modernità e presente, tra identità visiva forte, soluzioni originali e uno spirito contemporaneo e dinamico.
Il dipartimento di progettazione, in costante collaborazione con professionisti internazionali, continua a sviluppare progetti innovativi, con particolare focus su ricerca e sviluppo. A supporto di queste attività, il catalogo Elegance raccoglie trenta collezioni che celebrano l’evoluzione delle forme classiche, mentre Twenty Brand Design amplia l’offerta con nuove proposte, sintesi perfetta di modernità e contemporaneità, in un connubio di stile unico e innovativo.
Un ulteriore esempio della capacità innovativa di Euroluce Light of Italy si è manifestato durante l’evento “I DESIGNER RACCONTANO EUROLUCE LIGHT OF ITALY”, che ha visto come protagonisti i designer Cristian Visentin, Alberto Ghirardello, Danilin Alexey e Studio inproject.
Le fonti di ispirazione dei progettisti sono varie e originali. Danilin Alexey si distingue per il suo approccio minimalista, caratterizzato da forme pulite e concetti tecnici, dove ogni elemento è personalizzato e trasformato in un oggetto decorativo. Alberto Ghirardello, invece, trae la sua ispirazione dall’osservazione quotidiana, studiando il comportamento umano per rispondere a piccole necessità con soluzioni semplici, pratiche e visivamente appaganti, senza mai trascurare il connubio tra forma, funzione ed emozione. Cristian Visentin, fedele alle geometrie, costruisce scenografie rigorose, dove la ripetizione di elementi definiti crea un puzzle visivo di grande precisione. Infine, Simone Di Liddo esprime il suo concetto di progettazione come un processo che trasforma l'astrazione in materia concreta, un percorso fatto di imprevisti e ingegno, dove ogni prodotto racconta una storia unica.
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