Libreria Bookworm, Ron Arad - Catalogo Kartell 1995 - photo Giovanni Gastel
04/04/2025 - Dal 5 al 13 aprile, in occasione di Miart e della Milano Design Week, il chiostro del Piccolo Teatro Grassi ospita la mostra “GASTEL@KARTELL, Il copione di un’amicizia per immagini”.
La fotografia di Giovanni Gastel interpreta con occhio delicato e gentile, volti, figure e oggetti e li trasforma donando loro un’anima espressiva unica. In trent’anni di collaborazione, e molti di più di amicizia personale tra la famiglia Luti e il grande fotografo, nascono ogni volta intuizioni che sono forme espressive teatrali.
Dall’archivio Kartell, che in occasione dei 25 anni del Kartell Museo si apre al pubblico per consentire la fruizione di frammenti documentali di storia del design, emergono le immagini firmate da Giovanni Gastel. Molte provenienti dal catalogo del 1995-1996 voluto dal Presidente di Kartell Claudio Luti, attento e convinto sostenitore della contaminazione dei linguaggi di moda e design.
All’interno di scenari del tutto inconsueti per il design di allora, gli arredi Kartell diventano protagonisti dell’obiettivo del Maestro, come fossero abiti di moda, insieme a modelle che si relazionano con forme e materiali. Ne nascono opere d’arte che continuano a trasferire il senso poetico di quel periodo e di quelle collezioni.
Tra questi, anche scatti in bianco e nero che ritraggono gli oggetti identitari della Kartell, definiti classici, che aprono il catalogo con il Compasso d’oro, la sedia per bambini di Marco Zanuso e Richard Sapper e proseguono con i Componibili e altri pezzi patrimonio del Museo.
L’intuizione di trasformare la lunga libreria Bookworm di Ron Arad nella naturale prosecuzione della acconciatura della modella accolta in un drappo rosso segna la sintesi della visione di Gastel e diventa un’immagine simbolica.
Il carosello di immagini, in un video che è l’omaggio ai 70 anni di Kartell per la mostra “The art side of Kartell” e i ritratti di famiglia con il gioco magico della sedia di legno King Wood, su cui fa accomodare, come in una magia, Philippe Starck e Claudio Luti o lo scatto di Ferruccio Laviani che porta in spalla una lampada Bourgie in edizione speciale, sono la visione più contemporanea di una amicizia dietro l’obiettivo.
“Un omaggio voluto e dovuto a quattro anni dalla scomparsa di Giovanni - afferma Claudio Luti - in un luogo simbolo di Milano come il Piccolo Teatro. Una mostra che segna la collaborazione con un amico e la professionalità di un artista indiscusso, che ha fatto della fotografia la lettura poetica di oggetti e di soggetti”.
La mostra è realizzata grazie al contributo di Piccolo Teatro e Fondazione Giovanni Gastel.
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