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Make Do With Now. Nuovi orientamenti dell’architettura giapponese
L’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana ospita la mostra su idee e progetti post terremoto del 2011
Autore: cecilia di marzo
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dot architects, Chidori Bunka, Osaka, 2014–19, © Yoshiro Masuda  dot architects, Chidori Bunka, Osaka, 2014–19, © Yoshiro Masuda
01/04/2025 - Il Teatro dell’architettura Mendrisio (TAM) dell’Università della Svizzera italiana (USI) ospiterà dall’11 aprile 2025 al 5 ottobre 2025 la mostra di S AM Swiss Architecture Museum, a cura di Yuma Shinohara, “Make Do with Now. Nuovi orientamenti dell’architettura giapponese”.
 
La mostra presenta le idee e i progetti di una nuova generazione di architetti e urbanisti che operano in Giappone. Nati tra la metà degli anni Settanta e la metà degli anni Novanta, questi architetti hanno intrapreso la carriera professionale dopo il grande terremoto del 2011 che devastò le regioni orientali del Paese e provocò il disastro nucleare di Fukushima. È una generazione, la loro, che deve fare i conti con una serie di problemi urgenti che affliggono il Giappone, tra cui il calo demografico, l’invecchiamento della popolazione, e lo svuotamento delle campagne; il crescente aumento di case vuote in tutta la nazione; uno sviluppo urbano dominato dalla logica del profitto, spesso senza il coinvolgimento degli architetti; un’economia stagnante e, naturalmente, la crisi climatica globale.
 
Tuttavia, anziché arrendersi alle difficoltà, molti di questi architetti hanno scelto di affrontare le sfide con determinazione. Trasformando la loro posizione marginale in un punto di forza, hanno sviluppato una serie di pratiche critiche, ecologiche e sociali, per dimostrare che è possibile «adattarsi» utilizzando risorse limitate, materiali di recupero e strutture già esistenti. In netto contrasto con le linee pulite e gli spazi minimalisti tipicamente associati all’architettura giapponese contemporanea, i loro progetti adottano una visione estetica decisamente differente, che non teme di accogliere l’imperfezione. Lavorando dalle periferie, sfruttando le lacune del sistema o assumendosi compiti un tempo sottovalutati, questi professionisti stanno ridefinendo il loro ruolo discostandosi radicalmente dall’immagine tradizionale dell’architetto-autore.
 
Gli orientamenti che emergono dal panorama dell’architettura nipponica sono un fenomeno tutt’altro che marginale; al contrario rivestono un’importanza cruciale in un mondo che si sta confrontando con la fine del paradigma della crescita costante. In questo senso, l’approccio giapponese offre un contributo notevole alla discussione globale, dimostrando che «adattarsi» non implica affatto una mancanza, ma al contrario può dare vita a una straordinaria creatività, capace di rivelare che ciò che già possediamo è più che sufficiente.

Il percorso espositivo
Il percorso espositivo include una prima sezione di venti progetti rappresentativi, tutti iniziati o portati a termine negli ultimi cinque anni, diversi sia per scala che per finalità. La selezione mira a fornire un inventario della produzione architettonica contemporanea in Giappone, dal quale emerge la difficoltà di ridurre a un’unica tematica le diverse attitudini e istanze degli autori dei progetti. Il quadro che ne risulta è quello di una generazione alla ricerca di nuovi modelli di impegno per dare una risposta adeguata alle sfide che la loro professione e la società nel suo complesso sono chiamate ad affrontare oggi. Malgrado ciò, dai progetti in mostra emergono alcune linee d’interesse e tendenze condivise.
 
Sono esposti i progetti di: GROUP, Masaaki Iwamoto / ICADA, Ishimura + Neichi, Norihisa Kawashima / Nori Architects, Chie Konno / t e c o, Lunch! Architects, Murayama + Kato Architecture / mtka, Fuminori Nousaku Architects, Jumpei Nousaku Architects, Shun Takagi / Root A, Rui Itasaka / RUI Architects, Studio GROSS, SSK, Keigo Kawai / TAB, Tsubame Architects, Shigenori Uoya, VUILD, Suzuko Yamada, Maki Yoshimura / MYAO.
 
Una seconda sezione della mostra è dedicata al lavoro e alle idee di cinque studi di architettura attivi oggi in Giappone – Mio Tsuneyama e Fuminori Nousaku, 403architecture [dajiba], CHAr, tomito architecture e dot architects – ognuno dei quali rappresenta un approccio originale alla questione del ruolo dell’architetto nella società. L’attenzione è rivolta qui al processo e al metodo: quali sono le riflessioni dei giovani architetti giapponesi durante la progettazione? Come lavorano e dove? Quali visioni alternative dell’architettura – e del suo potenziale – emergono dall’osservazione del loro operato?
 
I cinque profili presentati combinano fotografie, filmati, modelli in grande scala e altro materiale proveniente dai rispettivi studi, per offrire una panoramica completa delle loro pratiche. In una serie di video-ritratti realizzati in collaborazione con lo Studio GROSS (Anne Gross e Sebastian Gross) appositamente per questa mostra, gli architetti espongono in prima persona il proprio pensiero.
 
In preludio alla mostra, l’Accademia di architettura propone, fino al 10 aprile 2025, una rassegna di conferenze pubbliche di studi di architettura attivi nel Giappone di oggi, i cui progetti saranno presentati in mostra.

I prossimi incontri sono:

3 aprile 2025, ore 18:30
Gaku Inoue, Naoki Saito (GROUP, Tokyo)
“TEIRE / Maintenance, Repair, Intervention, Fixing”

10 aprile 2025, ore 18:30
Suzuko Yamada (Suzuko Yamada architects, Tokyo )
“Body to landscape”
con inaugurazione della mostra “Make Do With Now. Nuovi orientamenti dell’architettura
giapponese”.

Gli incontri si svolgono al TAM, sono trasmessi in diretta streaming e successivamente disponibili sul canale Vimeo dell'Accademia di Architettura.

  Scheda evento:
Mostra:
10/04-05/10 TEATRO DELL’ARCHITETTURA MENDRISIO, VIA TURCONI 25, MENDRISIO, SVIZZERA
Make Do with Now. Nuovi orientamenti dell'architettura giapponese



GROUP + Yui Kiyohara + Arata Mino, Ebina Art Freeway, 2021, © Yurika Kono


Miho Tominaga e Takahito Ito / tomito architecture, CASACO, Yokohama, 2016, © tomito architecture


Miho Tominaga e Takahito Ito / tomito architecture, Mappa ecologica di Azumagaoka / CASACO, 2016, © tomito architecture


Miho Tominaga e Takahito Ito / tomito architecture, Edificio dell'editore Manazuru 2, Manazuru, 2018, © Shigeo Ogawa


Go Itami, dalla serie CHAr, © Go Itami


Mio Tsuneyama e Fuminori Nousaku, Holes in the House, Tokyo, 2017, © Ryogo Utatsu


Mio Tsuneyama e Fuminori Nousaku, Diagramma di flusso di Holes in the House, © Mio Tsuneyama e Fuminori Nousaku


Keigo Kawai / TAB, SLBH6, Kakamigahara, 2021, © Keigo Kawai


Ishimura + Neichi, Senju Motomachi Souko, Tokyo, 2020 – in corso, © Toshihiro Sobajima


Maki Yoshimura / MYAO, Annesso della Scuola Materna Yamasato, Nagoya, 2021, © ToLoLo Studio


SSK, House I, Tokyo, 2019, © Okuda Masaharu

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Miho Tominaga e Takahito Ito / tomito architecture, CASACO, Yokohama, 2016, © tomito architecture
Miho Tominaga e Takahito Ito / tomito architecture, Mappa ecologica di Azumagaoka / CASACO, 2016, © tomito architecture
Miho Tominaga e Takahito Ito / tomito architecture, Edificio dell'editore Manazuru 2, Manazuru, 2018, © Shigeo Ogawa
Go Itami, dalla serie CHAr, © Go Itami
Mio Tsuneyama e Fuminori Nousaku, Holes in the House, Tokyo, 2017, © Ryogo Utatsu
Mio Tsuneyama e Fuminori Nousaku, Diagramma di flusso di Holes in the House, © Mio Tsuneyama e Fuminori Nousaku
Keigo Kawai / TAB, SLBH6, Kakamigahara, 2021, © Keigo Kawai
Ishimura + Neichi, Senju Motomachi Souko, Tokyo, 2020 – in corso, © Toshihiro Sobajima
Maki Yoshimura / MYAO, Annesso della Scuola Materna Yamasato, Nagoya, 2021, © ToLoLo Studio
SSK, House I, Tokyo, 2019, © Okuda Masaharu
Go Itami, dalla serie tomito architecture, © Go Itami
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  Scheda evento:
10/04-05/10 TEATRO DELL’ARCHITETTURA MENDRISIO, VIA TURCONI 25, MENDRISIO, SVIZZERA
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