Foto Roland Halbe
18/04/2025 - È stata inaugurata la nuova Stazione Centro Direzionale della metropolitana di Napoli firmata da Benedetta Tagliabue - EMBT.
Nel 2004 la città partenopea ha commissionato a diversi architetti di fama internazionale, tra cui Norman Foster, Massimiliano Fuksas, Álvaro Siza, Oscar Tusquets Blanca, Dominique Perrault, Karim Rashid e Benedetta Tagliabue, la realizzazione di nuove stazioni ferroviarie per la nuova linea metropolitana della città progettate all’insegna della “tripla A”, arte, architettura e archeologia.
Con il progetto di questa stazione Centro Direzionale di Napoli, Benedetta Tagliabue - EMBT genera nuove correlazioni tra il terreno vulcanico naturale della città e il progetto originale degli anni '70 dello spazio disegnato da Kenzo Tange.
La nuova stazione, con il suo collegamento sotterraneo alla città, trasforma la superficie artificiale dell'area in una topografia complessa con più livelli pedonali e un edificio di spicco con un'intricata struttura tettonica di copertura. Lo spazio pubblico, diversificato e dinamico, consente una ricezione fisica del presente e del passato della città, riflettendo i movimenti topografici e le dinamiche della popolazione locale.
La Stazione Centrale della Metropolitana di Napoli viene costruita su una griglia urbana progettata dall'architetto giapponese Kenzo Tange, nell'ambito di un importante potenziamento delle infrastrutture della città. Kenzo Tange ha progettato il Centro Direzionale e ha costruito una città molto simile al suo stile, con grattacieli specchiati e una piazza anni '70 che non ha funzionato perché troppo differente dal resto di Napoli.
Una delle decisioni del progetto è stata quella di costruire la stazione in legno per creare un contrasto organico con il quartiere degli anni Settanta. Il design della nuova stazione è stato ispirato dalle aree più antiche di Napoli.
In quest’area ci sono molti uffici e spazi commerciali, ma alle cinque del pomeriggio è deserto, il che la rende un luogo poco sicuro. Da queste premesse nasce l'idea di realizzare una nuova stazione in questo luogo e di collegarla alla nuova linea della metropolitana. La nuova stazione è stata costruita sopra le linee della metropolitana esistenti, sostituendo un edificio precedente che era poco più di una copertura per le scale che portavano alle banchine della metropolitana.
“Il legno è un materiale molto leggero che si combina perfettamente con le strutture preesistenti: utilizziamo le strutture e le colonne in calcestruzzo, inserendovi nuove colonne in legno. La parte in acciaio del calcestruzzo viene abbinata per realizzare la base delle nuove colonne, mentre il resto della colonna è interamente in legno” spiegava nel 2021 Benedetta Tagliabue.
La caratteristica forma dell’edificio, di 10.000 metri quadrati, è realizzata in legno lamellare e l’ampiezza delle volte ondulate, tipiche delle architetture di Benedetta Tagliabue – EMBT, riflette la larghezza dei binari sottostanti.
“L’utilizzo delle volte è un approccio architettonico che funziona con la maggior parte dei materiali: storicamente le volte sono state realizzate prima con la pietra e poi con la ceramica, mentre oggi è efficace l’uso del legno, soprattutto il compensato, perché può essere plasmato e creare la forma che si desidera per la trave. I soffitti a volta sono anche un cenno alle classiche stazioni ferroviarie che sono spesso a volta, mentre la forma della stazione è stata pensata per creare la sensazione di una ‘passeggiata nel bosco’.
In un certo senso, quello che stiamo cercando di ottenere è una sorta di nuova piazza organica e fluida, come se stessimo camminando in una foresta quando in realtà ci troviamo in un centro direzionale artificiale”.
Il progetto complessivo delle nuove infrastrutture metropolitane in questi anni ha subito diversi ritardi a causa dei ritrovamenti archeologici e, nel 2020, a causa della pandemia da COVID-19.
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