03/07/2024 - “Avete presente il film “New York, New York” con Liza Minnelli e Robert De Niro? Ecco, per me AKA NoMad è questa cosa: la mia idea di una New York a cavallo tra la musica, la vita, il silenzio, la neve, il traffico, l’energia ma nello stesso tempo con questa eleganza e questa diversità. Non è un albergo “allineato”, ma un hotel che racconta e parla con un pochino di gusto, un po’ déco, un po’ anni ’50… e poi vediamo.”
Spiega così Piero Lissoni il concept dietro AKA NoMad, il primo hotel a Manhattan firmato dallo studio Lissoni&Partners.
Il progetto sorge nel quartiere newyorkese NoMad, centro del nuovo design district e condensa il mito e il carisma del presente della Grande Mela con la sua storia simboleggiata dall’Empire State Building che fronteggia il 131 di Madison Avenue.
Ma non solo. L’AKA NoMad, unisce, nel suo progetto di interni minimale, anche influenze del design italiano dalle linee pulite in cui si possono scorgere influenze che vanno dal Giappone ai paesi scandinavi.
L’ingresso è pensato come un filtro che dal cuore pulsante della città trasporta gli ospiti in un’oasi di pace, un rifugio nella metropoli caratterizzato da un’atmosfera di tranquillità.
Una scala scultorea in metallo verniciato bronzo con gradini in Pietra d’Avola è l’elemento che identifica l’entrata e si sviluppa come un origami fino al piano mezzanino racchiuso in un grande volume retroilluminato. La luce spesso filtrata dà vita ad atmosfere soffuse e avvolgenti. L’utilizzo di materiali naturali come il legno e la pietra è affiancato a tessuti dai toni chiari e neutri; gli arredi disegnati su misura sono miscelati al design contemporaneo e oggetti iconici.
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