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08/07/2024 - È stato inaugurato a Tolentino Interno Marche, il progetto di ospitalità nato dall'operazione culturale che racconta la storia del design italiano e internazionale degli ultimi 60 anni e oltre.
Voluto e promosso da Franco Moschini, l’imprenditore, già Compasso D'Oro alla carriera, che con il Gruppo Poltrona Frau ha contribuito nell'ultimo mezzo secolo alla promozione del Made in Italy, Interno Marche arriva grazie alla Holding Moschini SpA che ha coordinato il recupero e la trasformazione degli spazi dello storico opificio di Villa Gabrielli.
Interno Marche come operazione di "restituzione" e promozione del territorio con una squadra di progetto interamente locale a partire dal team di giovani ingegneri e architetti di ORA Studio.
Il cantiere a Villa Gabrielli, durato oltre 3 anni, è stato un percorso che ha fatto rivivere gli affreschi, modulato i grandi spazi di opificio novecentesco, integrato le antiche vasche di concia e ha messo questi elementi in dialogo con i lavori dei più grandi designer italiani e internazionali.
3.600 m2 di edifici - un corpo principale e una dependance - 1.500 m2 di giardino, un lounge bar, un bistrot restaurant, una SPA e 30 stanze (25 camere e 5 suite long stay): tutte diverse una dall'altra e ciascuna in grado di proiettare gli ospiti nel mondo e nelle atmosfere dei progettisti a cui sono dedicate (Michele De Lucchi, Marc Newson, Gae Aulenti, Vico Magistretti, Giò Ponti, Roberto Lazzeroni, Nendo ed altri) e in quello dei 5 movimenti stilistici che hanno attraversato l’ultimo secolo: Secessione Viennese, Arts&Crafts, Radical, Pop e Movimento Moderno.
Il racconto del lavoro, del segno e delle icone di questi progettisti - sono oltre 400 tra arredi, installazioni e artworks - fanno di Interno Marche un vero e proprio hotel-museo: non solo narrazione visiva e tattile, ma un lavoro filologico e di archivio raccolto, e reso disponibile, all’interno di un “caveau digitale” (vi si accede scansionando i codici QR posizionati in vari punti dell’hotel) per valorizzare oltre al manufatto storico anche competenze realizzative e culturali.
La costruzione di questo percorso “mette in scena” una struttura che consente agli ospiti di passare, in pochi metri, dalle forme essenziali di Giò Ponti al mondo onirico e giocoso di Front; di venire avvolti dalla matericità di Michele De Lucchi per passare ai colori accesi degli ambienti di Gae Aulenti; di dormire sul letto rotondo di Massoni, sotto un soffitto affrescato, o sull’ottocentesco talamo di Thonet; di farsi abbracciare dalle pareti stondate di cuoio della camera dedicata a Lazzeroni o in quelle di legno di quella intitolata a Neri&Hu: in una continua e caleidoscopica alternanza di epoche e atmosfere.
Lobby, sala colazione e lounge bar trovano spazio nella grande sala a 3 campate che fu il cuore pulsante della produzione dell’opificio, mentre il bistrot restaurant, la SPA e la palestra si trovano al piano terra con ingresso dal giardino.
Pensato come destination hotel per appassionati di design e di percorsi alternativi, Interno Marche ha scelto uno specifico posizionamento centrato su un'offerta accessibile ad una platea ampia, interessata e curiosa.
Dichiara Franco Moschini: “Amo profondamente questa terra che da sempre mi ospita e da cui ho attinto risorse per le mie attività imprenditoriali. Ho deciso di restituire al territorio ciò che negli anni mi ha generosamente dato e ho deciso di farlo sotto forma di cultura, conoscenza e indicazioni per le nuove generazioni: una sorta di “lievito” per chi vuole aprirsi al futuro. Sono convinto della necessità di restituire ciò che si è ricevuto ed ho scelto di farlo attraverso contaminazioni positive. Il mio intento è trasmettere che esiste ancora la possibilità di immaginare grandi progetti e, in senso ampio, un futuro florido”.
Cristiana Antonini e Claudio Tombolini di ORAstudio, responsabili del progetto architettonico e di interior design, affermano: “Essere stati scelti per questo incarico è stato per noi un orgoglio e una responsabilità e ci ha dato l'opportunità di valorizzare un edificio simbolo della nostra città e di trasformarlo in qualcosa di unico.
Siamo intervenuti in quello che è stato un contenitore di storia del nostro territorio perché – con Interno Marche – divenga un contenitore di storie legate al mondo del design. Abbiamo adottato un modello di "ricostruzione sostenibile" che rende Interno Marche il primo edificio al mondo a beneficiare della doppia certificazione di sostenibilità Gbc Historic Building e Leed V4 for Hospitality. Queste certificazioni di valore internazionale dimostrano che si può fare un intervento di architettura contemporanea in un edificio storico, coniugando il lato estetico e poetico con quello tecnico”.
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