10/07/2024 - Il nuovo museo Audeum a Seul, progettato da Kengo Kuma, sfida il concetto tradizionale di spazio espositivo: è uno spazio in cui è possibile sperimentare non solo elementi visivi, ma anche suoni, luci, vento e profumi.
L'Audeum, situato nel quartiere Gangnam, è destinato a diventare la nuova Mecca per gli audiofili di tutto il mondo; è infatti il primo museo al mondo dedicato interamente all'audio. All'interno dello spazio espositivo non solo si può vedere, ma anche sperimentare il suono in prima persona. La particolarità del progetto è quella di essere stato concepito dall'archistar giapponese come strumento architettonico che riporta l'uomo a uno 'stato naturale', permettendogli di sperimentare i cinque sensi del corpo.
Kuma è noto per i suoi progetti di ispirazione organica, che promuovono la sinergia con la natura, e l'Audeum continua questo filone. Situato lontano dal frastuono e dal trambusto del centro di Seoul, è circondato dalla vista della montagna Cheonggye. Il museo, inaugurato il 5 giugno, presenta una facciata sorprendente che ricorda centinaia di canne d'organo, ma anche la stratificazione verticale di formazioni rocciose naturali.
La facciata è composta da lamelle di alluminio sovrapposte verticalmente per creare ombre mutevoli, dove luce e ombra si incontrano tra le lamelle, simulando l'effetto della luce del sole in una foresta. L'uso di tubi di alluminio imita i cambiamenti della luce naturale, disponendo i tubi in modo casuale per armonizzare il disordine e l'ordine naturale, sottolineando la bellezza della luce che cambia a seconda del tempo, dell'ora e della stagione. Inoltre, i luminosi tubi di alluminio avvolgono l'intero edificio, permettendo all'esterno di mostrare nuove espressioni a seconda delle stagioni, incorporando nell'architettura le caratteristiche casuali dell'ambiente urbano e della natura.
L'Audeum si sviluppa su sette piani e dispone di 224.246 metri quadrati di spazio espositivo. All'interno, presenta una serie di spazi progettati acusticamente per esporre la vasta collezione del museo, di livello mondiale, di apparecchiature per la riproduzione del suono dal XIX secolo a oggi.
All'interno sono esposti anche i sistemi audio 12-A e 13-A di Western Electric, il primo sistema audio cinematografico di grandi dimensioni al mondo con trombe a forma di chiocciola che si dispiegavano fino a una lunghezza di 4 metri, necessarie per riprodurre la musica. A questo modello si attribuisce il merito di aver segnato la fine dell'era del muto e l'inizio dei "talkies", utilizzato per il film The Jazz Singer del 1927.
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