23/08/2024 - Una villa che gioca con volumi pieni e vuoti, con materiali contemporanei e tradizionali e con preziosi giochi di luce: è Casa LV a Noale, vicino Venezia, ideata dall'architetto Leonardo Michieletto di MOG Architetti per la propria famiglia, dove il pavimento Ideal Work conferisce robustezza e un look industriale.
L’idea che ha guidato il progetto era quella di realizzare e valorizzare la comunicazione tra materia e volume all’interno del contesto periferico in cui si inserisce la casa: dal punto di vista compositivo, da un lato si ha il cemento armato, simbolo dell’architettura della contemporaneità, dall’altro il mattone di laterizio, qui scelto in tonalità chiara e di forma irregolare, materiale che caratterizza la tecnica costruttiva del luogo.
Al centro è situata la scala, perno di tutta la costruzione e visibile anche dall’esterno, attorno a cui ruotano volumi pieni e vuoti. A sud e a nord sono situati i due ingressi, quello principale e di servizio, che organizzano lo spazio del piano terra sugli assi nord-sud-est-ovest. Qui, gli ambienti sono organizzati in tre volumi che caratterizzano quelle che sono le attività comuni della famiglia: il primo è rappresentato dal living con la cucina con isola centrale; il secondo è un piccolo studio, mentre il terzo ospita il bagno con il garage.
La scala centrale è studiata per creare un piano vuoto e smaterializzarsi man mano che si sale: il primo tratto è costituito da un basamento in cemento più un blocco di tre gradini rivestiti con Microtopping® Ideal Work®, il rivestimento cementizio che consente di creare superfici orizzontali o verticali minimal e materiche in soli 3 mm di spessore. Una scelta che ha consentito di abbinare e dare continuità al pavimento, realizzato con Nuvolato Architop® Ideal Work®, la soluzione cementizia per pavimentazioni che in pochi millimetri (3-4 mm), consente di superare i limiti di spessore e di peso del calcestruzzo tradizionale (elicotterato) di cui mantiene bellezza e robustezza, ma in un contesto di cura del dettaglio e di alto valore estetico e cromatico, donando all’ambiente un look industrial molto contemporaneo.
Gli altri gradini della scala sono costituiti da elementi in legno di rovere sospesi nel vuoto, mentre il parapetto è realizzato con piatti di acciaio verniciato a polvere tinta corten, motivo che viene anche ripreso e contestualizzato all’esterno della recinzione.
Al primo piano, la scala divide in due gli ambienti: appena si sale, sulla sinistra si trova la camera matrimoniale con la cabina armadio, mentre a destra le camere dei bambini. Qui tutto è studiato per garantire comfort e massimo calore: il materiale prescelto è il legno usato nella sua essenza naturale, rovere per il pavimento, larice per incorniciare le finestre e abete per il tetto.
È stata realizzata una copertura a due falde asimmetriche leggermente pendente con una trave di colmo di acciaio lunga 14 m molto minimal, che ha permesso di svincolare la pianta da elementi strutturali e vedere il tetto come una sorta di grande cappello a chiusura degli ambienti che si articolano liberamente al di sotto.
I pieni e vuoti che si vengono a creare nell’abitazione consentono di giocare molto con la luce, altra grande protagonista di questo progetto: essa permette di plasmare l’ambiente ammorbidendo o indurendo la superficie e i volumi su cui si posa e di far leggere così i profili delle cose rendendoli ogni volta elementi sempre diversi. Lo studio della luce naturale permette di cogliere inoltre lo scorrere del tempo grazie al continuo mutamento dell’atmosfera sensoriale degli spazi e la percezione degli ambienti interni, in un’alternanza tra luce e ombra: le ampie vetrate della casa consentono infatti di filtrare la luce naturale e scorgerne il mutamento attraverso il giorno e le stagioni.
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