Grandi Spazi

JULIUS

Slate


SPECIALE MILANO DESIGN WEEK
SPECIALE MAISON&OBJET
SPECIALE LONDON DESIGN FESTIVAL
SPECIALE IMM COLOGNE
INTERVISTE - DESIGN TALKS

Color Collection

Pino Pascali: la retrospettiva presso Fondazione Prada
È possibile visitare la mostra dedicata all’artista italiano fino al 23 settembre 2024
Autore: cecilia di marzo
segnala ad un amico | versione stampabile
Dimensione testo  
Foto: Roberto Marossi, Courtesy: Fondazione Prada Foto: Roberto Marossi, Courtesy: Fondazione Prada
26/08/2024 - Prosegue, fino al 23 settembre 2024 presso Fondazione Prada, 'Pino Pascali', l’ampia retrospettiva, a cura di Mark Godfrey, dedicata all’artista italiano.
 
La mostra si divide in quattro sezioni, ciascuna delle quali propone una precisa prospettiva sulla produzione di Pascali e si sviluppa in tre edifici della sede di Milano: il Podium, la galleria Nord e la galleria Sud.
 
Il percorso allestitivo, concepito da 2x4, include quarantanove opere di Pino Pascali provenienti da musei italiani e internazionali e da prestigiose collezioni private; nove lavori di artisti del secondo dopoguerra; una selezione di fotografie e un video che ritraggono l’artista con le sue opere.
 
Nato a Bari nel 1935, Pino Pascali si trasferisce a Roma nel 1955 per studiare scenografia presso l’Accademia di Belle Arti. Lavora come aiuto scenografo in diverse produzioni televisive Rai e collabora come designer e scenografo per il cinema e per alcune agenzie pubblicitarie. Nel 1965 tiene la sua prima mostra personale alla Galleria La Tartaruga di Roma. Nel 1968 muore tragicamente in un incidente in moto all’età di trentadue anni, nello stesso anno della sua presentazione monografica alla Biennale d’Arte di Venezia.
 
Nonostante la breve carriera, Pino Pascali ha contribuito in modo significativo agli sviluppi della scena artistica italiana e internazionale del secondo dopoguerra. L’intento di questa mostra è approfondire il carattere innovativo della sua opera, specialmente in relazione alla produzione scultorea, che negli ultimi cinquant’anni ha avuto un impatto fondamentale su diverse generazioni di artisti e critici e continua ad attirare l’attenzione del pubblico internazionale.
 
Come scrive Mark Godfrey nel testo pubblicato in catalogo, “Pascali ha esplorato il rapporto tra scultura ed elementi di scena e ha contrapposto scultura e oggetti d’uso. Ha creato opere che da lontano sembrano dei ready-made, ma che a uno sguardo ravvicinato si rivelano essere realizzate con materiali di recupero. Si interrogava sulle potenzialità di una scultura ‘finta’ o ‘simulata’. Intitolava le opere come fossero corpi solidi, strizzando l’occhio al suo pubblico, a sua volta consapevole che si trattava di volumi vuoti. Usava elementi naturali come la terra e l’acqua insieme a materiali da costruzione come l’eternit, e divideva i suoi mari e campi in unità modulari. Portava in studio nuovi prodotti di consumo e tessuti sintetici per creare animali, trappole e ponti. E se la complessità del suo approccio alla scultura è indiscutibile, il fattore che rende la sua pratica artistica così geniale e originale è un altro. Pascali è un artista sempre attuale perché era un ‘esibizionista’ . […] Pascali comprendeva che gli artisti del dopoguerra dovevano dedicare altrettante energie all’attività espositiva quante quelle dedicate a rifinire le opere in studio”.
 
Essere un esibizionista significava “innanzitutto creare con le proprie opere ambienti coinvolgenti seppur temporanei, ambienti che fossero più della somma delle loro parti”.
 
In secondo luogo, “l’esibizionista doveva procurarsi quante più occasioni espositive possibili e poi assumerne il controllo”.
Terzo, “l’esibizionista riconosceva l’importanza di avere immagini della mostra prima e dopo l’allestimento”.
Quarto, “l’esibizionista doveva infondere nuova linfa alla sua opera per ogni mostra, e soprattutto doveva cambiare radicalmente l’approccio alla realizzazione di ogni progetto espositivo”.
 
Tutti questi elementi sono rintracciabili nella folgorante carriera di Pascali.
 
Il piano terra e il primo piano del Podium ospitano la prima sezione del progetto espositivo, che approfondisce il modo in cui l’artista, nel corso di cinque mostre personali, ha creato ambienti immaginari senza limitarsi a selezionare opere dal suo studio.
 
La seconda sezione è dedicata ai materiali naturali e industriali impiegati da Pascali, approfondendone la provenienza, l’impiego in ambito commerciale, l’uso fatto dagli altri artisti e la loro trasformazione nel tempo.
 
La terza sezione si snoda nella galleria Nord e testimonia il contributo fondamentale di Pascali in occasione di tre mostre collettive fondamentali: “Fuoco Immagine Acqua Terra”, a cura di Alberto Boatto e Maurizio Calvesi presso L’Attico (Roma, 1967); Cinquième Biennale de Paris: Manifestation Biennale et Internationale des Jeunes Artistes, a cura di Jacques Lassaigne presso il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris (Parigi, 1967); e “Arte Povera” a cura di Germano Celant presso la Galleria de Foscherari (Bologna, 1968).
Questa parte include quattro tra le più note opere di Pascali.

  Scheda evento:
Mostra:
28/03-23/09 FONDAZIONE PRADA, MILANO
Pino Pascali



Foto: Roberto Marossi, Courtesy: Fondazione Prada


Foto: Roberto Marossi, Courtesy: Fondazione Prada


Foto: Roberto Marossi, Courtesy: Fondazione Prada


Foto: Roberto Marossi, Courtesy: Fondazione Prada


Foto: Roberto Marossi, Courtesy: Fondazione Prada


Foto: Roberto Marossi, Courtesy: Fondazione Prada


Foto: Roberto Marossi, Courtesy: Fondazione Prada

Consiglia questa notizia ai tuoi amici

ULTIME NEWS SU ARCHITETTURA E DESIGN
03.10.2024
Il Santiago Bernabéu è il migliore stadio del mondo, per il WFS
03.10.2024
Anne Lacaton e Hashim Sarkis nominati nuovi membri della giuria del Pritzker Prize
01.10.2024
Il nuovo polo universitario della Valle d’Aosta firmato MCA - Mario Cucinella Architects
le altre news


EVENTI SU ARCHITETTURA E DESIGN
05/10/2024 - fondazione sabe per l’arte
Fotografia e Femminismi
Mostra fotografica
10/10/2024 - palazzina reale di firenze
Architettura in Austria: sostenibilità e rigenerazione urbana. L’esempio di aspern Seestadt a Vienna
Talk con Regina Freimüller-Söllinger e Anna Popelka
10/10/2024 - auditorium parco della musica "ennio morricone" - teatro studio borgna roma, via pietro de coubertin 30
Lezioni di Creatività Contemporanea
Ciclo di conferenze
gli altri eventi
Foto: Roberto Marossi, Courtesy: Fondazione Prada
Foto: Roberto Marossi, Courtesy: Fondazione Prada
Foto: Roberto Marossi, Courtesy: Fondazione Prada
Foto: Roberto Marossi, Courtesy: Fondazione Prada
Foto: Roberto Marossi, Courtesy: Fondazione Prada
Foto: Roberto Marossi, Courtesy: Fondazione Prada
Foto: Roberto Marossi, Courtesy: Fondazione Prada
1
2
3
  Scheda evento:
28/03-23/09 FONDAZIONE PRADA, MILANO
Pino Pascali

 NEWS CONCORSI
+01.10.2024
Paw Chew Go Festival lancia il Pizza Box Award
+01.10.2024
Aperte le iscrizioni al V MAS_Taranto International Workshop
+30.09.2024
Nuovo hub di eccellenza degli sport velici del Garda Trentino
+27.09.2024
Home of Shadow: una casa senza luce artificiale
+26.09.2024
The Architect's Chair. Edition #3
tutte le news concorsi +

interno_ADA_waiting for the winners
interno_ADA_waiting for the winners
Color Collection
Condizioni generali | Informativa PrivacyCookie  | Note Legali | Contatti/Assistenza | Lavora con noi | Pubblicit� |  Rss feed
� 2001-2024 Edilportale.com Spa, P.IVA 05611580720 n�iscrizione ROC 21492 - Tutti i diritti riservati
Iscritta presso il Tribunale di Bari, Num.R.G. 1864/2020 � Riproduzione riservata