Foto di Melania Dalle Grave - DSL Studio
17/09/2024 - È stato inaugurato sabato scorso, 14 settembre, il nuovo percorso di visita esperienziale progettato da Dotdotdot per il Castello di Thiene (Vicenza).
Lo studio di progettazione multidisciplinare milanese, fondato da Laura Dellamotta, Giovanna Gardi, Alessandro Masserdotti e Fabrizio Pignoloni, specializzato in allestimento e interaction design, ha progettato il percorso per innovare l’esperienza di visita della splendida villa veneta del XVI secolo costruita in stile pre-palladiano.
Il percorso consiste in una serie di installazioni interattive perfettamente integrate negli interni del Castello che raccontano, con un tono di voce e una tipologia di narrazione improntate all’accessibilità, aneddoti, usi e costumi relativi alla vita nella dimora attraverso video animati e una soundtrack che svelano piccoli segreti e curiosità legati al quotidiano dei secoli passati.
Dentro le mura, i dipinti, gli arredi di una dimora storica rimane l’impronta di un mondo passato: affascinanti racconti di passioni, abitudini, costumi e tradizioni, sfrontatezze e glorie. Per trasformare le sale del Castello di Thiene in ambienti narrativi in grado di sorprendere, incuriosire e informare un pubblico allargato e sempre più esigente, Dotdotdot ha realizzato un’esperienza di visita in cui, come nelle fiabe, a parlare sono degli specchi magici.
L’esperienza di visita
Il percorso, che si sviluppa in diverse stanze della splendida villa veneta del XVI secolo, è identificato da specchi interattivi le cui forme richiamano elementi architettonici iconici del palazzo: portali, finestre trilobate, merli e archi a sesto acuto.
Sulla superficie di ogni specchio appare, scompare e volteggia l’immagine un oggetto-simbolo della stanza in cui è posizionato. Il sistema si attiva per prossimità, quando rileva la presenza di una persona. La voce fuoricampo di un personaggio (una rappresentazione digitale costruita a partire da immagini di opere d’arte del castello) comincia allora il suo racconto, trasportando il visitatore dietro le quinte della Storia: per scoprire, in un divenire dinamico e coinvolgente, la cultura del gioco tra ‘800 e ‘900, le usanze femminili tra vestizione e preparazione, la quotidianità di cavalli e cavalieri, le pratiche di compravendita propri delle scuderie del tempo.
Il processo creativo
Per progettare il percorso, il team di Dotdotdot ha selezionato le opere d’arte più rappresentative del Castello, studiandone i personaggi e le storie.
Attraverso un processo di digitalizzazione e animazione, quattro personalità, considerate le più adatte ad assumere il ruolo di narratori, sono state animate utilizzando immagini di opere d’arte del castello e manipolandole con l’intelligenza artificiale.
Dotati di voce propria, i narratori raccontano le storie di vita al Castello ai visitatori attraverso il medium dello specchio, offrendo narrazioni intriganti, inaspettate e divertenti, frutto di una solida ricerca storica, accessibile anche ad un pubblico straniero.
Nuovi linguaggi per nuovi pubblici
“Sintonizzarsi con la contemporaneità del linguaggio e aprirsi a pubblici sempre più esigenti e diversificati è una delle grandi sfide del settore culturale contemporaneo”, spiega Laura Dellamotta. “La progettazione di un’esperienza innovativa e la messa in scena di storie nello spazio è una scelta curatoriale strategica che valorizza gli asset culturali e arricchisce la conoscenza e la comprensione del nostro patrimonio”.
Il percorso è parte di un progetto corale che ha visto la partecipazione di altre realtà nazionali e internazionali: lo studio portoghese VizitAR, autore di un’App di realtà aumentata, il milanese Artshell, che si è occupato dell’inventariazione digitale di parte del patrimonio artistico del Castello, e la vicentina Weble per la consulenza strategica di digital marketing.
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