11/10/2024 - Eutropia Architettura e Pininfarina Architecture assieme a Weber Architects e a un ampio gruppo interdisciplinare fra cui Paisà Landscape sono i vincitori del concorso internazionale per la riqualificazione urbanistica, architettonica e funzionale del complesso dell’ex Manifattura Tabacchi di Torino, indetto da Agenzia del Demanio.
Il progetto, che si inserisce all’interno della rigenerazione urbana dell’ex quartiere industriale Regio Parco, nell’area Nord-est della città, prevede l’insediamento di più funzioni aperte e fruibili ai cittadini: al centro dell’intervento, il nuovo Polo Archivistico e Culturale, con aule di consultazione di documenti e un centro studi, e la rigenerazione di preesistenze industriali che ospiteranno un Polo Universitario con residenze, servizi per gli studenti e aule di alta formazione.
“Combinando soluzioni architettoniche e tecnologie innovative per l’efficientamento energetico, la proposta progettuale vincitrice si distingue per la coerenza con gli obiettivi ESG dell'Agenzia, orientati, tra l’altro, alla promozione della qualità della progettazione e al miglioramento della sostenibilità urbana”, ha dichiarato il Direttore della Struttura per la Progettazione dell’Agenzia del Demanio, Massimiliano Marzo.
Il progetto
Il progetto reinterpreta il dialogo tra la trama regolare della città storica e dei campi e le sinuose curve del Po e della Dora. La forma austera degli edifici industriali della Ex-Manifattura si scompone, aprendo il nuovo Polo Archivistico e Culturale alla città e al flusso dinamico delle persone lungo via Regio Parco.
“La visione progettuale ingloba l’intuizione di instaurare un dialogo tra la componente ambientale e paesaggistica, i nuovi fabbricati e l’eredità dei manufatti storici. Senza compromettere la ricchezza reale e potenziale del contesto, desideriamo generare una nuova immagine urbana estremamente riconoscibile, identitaria ed attrattiva”, afferma Luca Barontini, co-fondatore di Eutropia Architettura.
“Gli spazi che il progetto ricava tra la Manifattura storica e le nuove Architetture diventano l’elemento catalizzatore tra passato e futuro, tra usi antichi e innovazione, tra spazi privati e pubblici. In quel luogo sospeso tra le curve del fiume e le linee rette del corso Regio Parco, la città trova una nuova dimensione per attrarre persone, idee, cultura ed economia. In sintesi, per innescare dinamiche di rigenerazione urbana a elevato impatto sociale”, continua Giovanni De Niederhäusern, Senior Vice President di Pininfarina Architecture.
I binari recuperati del vecchio raccordo ferroviario disegnano le direttrici lungo le quali si snoda l’intero progetto e accompagnano alla Piazza Centrale dove sorgono i nuovi archivi: da qui si può godere di una esperienza di fruizione aperta e flessibile, addentrandosi verso la Piazza dei binari, la Corte dell’acqua o la Piazza dello Studentato, per poi procedere verso il Giardino sul canale ritrovato, il Bosco didattico e vari spazi attrezzati per attività outdoor, tra cui il Giardino dello sport e l’Alberoteca dei bambini.
La piazza centrale e i nuovi archivi
I due nuovi complessi degli Archivi preservano il forte richiamo al carattere industriale del luogo. La struttura funge da elemento sia formale che architettonico: oltre a svolgere una funzione portante, ispira l'intera progettazione, evocando chiaramente gli edifici preesistenti della Manifattura e le opere adiacenti di Pier Luigi Nervi.
Le nervature dell’edificio, sviluppate lungo tutta la sua lunghezza, sono declinate in due varianti e ripetute con altezze diverse, a definire il ritmo compositivo interno ed esterno. Le tradizionali coperture a doppia falda sono reinterpretate con aperture che richiamano gli shed industriali, creando un dialogo con gli edifici circostanti. All'interno, la struttura assume un design più ricercato, con raccordi smussati e arrotondati, delineando uno stile avvolgente e inclusivo.
Lo spazio coperto tra i due archivi è concepito come luogo di aggregazione ed eventi, fungendo da palcoscenico per lo sviluppo sociale e culturale. Questo ambiente mira a restituire una forte identità alla Manifattura Tabacchi e a favorire l'uso dello spazio pubblico e della nuova piazza urbana. Gli elementi e le strutture, realizzati off-site e assemblati a secco, facilitano la costruzione e riducono gli scarti. Questo sistema, insieme a dotazioni efficienti e automazioni robotizzate, massimizza la sostenibilità e riduce gli spazi tecnici, favorendo funzioni culturali e sociali che connettono l’Ex-Manifattura con la Torino contemporanea.
“L’intenzione generale del progetto è quindi l’articolazione di un equilibrio innovativo e dinamico, che enfatizza l’unicità del luogo e rende l’intervento resiliente e qualitativo dal punto di vista ecologico, microclimatico ed estetico”, commenta Filippo Weber di Weber Architects.
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