08/11/2024 - Sulla piana desertica di Haouz, in Marocco, lo studio Leopold Banchini Architects ha realizzato la residenza rurale Dar El Farina. La casa, progettata per essere autosufficiente, trae energia e risorse esclusivamente dall’ambiente circostante, sfruttando sole, suolo e acqua per garantire un equilibrio armonioso e sostenibile.
Dar El Farina suddivide il terreno in due paesaggi distinti: da un lato si estende un’area desertica intatta, dall’altro un giardino verdeggiante di piante locali prospera grazie ai sistemi idrici tradizionali. I massicci muri di terra cruda e un attento controllo della luce e della ventilazione creano un microclima interno fresco e ombreggiato, rendendo la casa un rifugio nel deserto.
Questa abitazione interpreta e rinnova il concetto ancestrale della casa a patio, offrendo spazi abitativi in continua trasformazione. Grandi porte a bilico consentono di separare o connettere gli ambienti interni, sfumando i confini tra interno ed esterno e dando vita a una sequenza di spazi luminosi, dove la luce naturale, filtrata e guidata attraverso lucernari e piccole aperture, attraversa ogni stanza.
La costruzione è stata eseguita seguendo metodi tradizionali, con materiali reperiti sul posto. Mentre le pareti e i pavimenti sono realizzati in terra battuta, i lucernari e i soffitti sono rivestiti con piastrelle zellige, prodotte artigianalmente in un villaggio vicino, che filtrano la luce naturale donandole sfumature vibranti. Questa scelta di materiali celebra l’artigianato locale e valorizza tecniche costruttive antiche.
Il progetto si sviluppa lungo due storiche infrastrutture idriche: il mesref, un canale superficiale che fornisce acqua per l'irrigazione poche volte all'anno, e la khetara, una galleria sotterranea costruita circa mille anni fa dagli Almoravidi per portare acqua fino a Marrakech dalle falde acquifere lontane. Queste risorse idriche invisibili al paesaggio emergono come elementi vitali, rivelando un equilibrio millenario tra uomo e ambiente. Le pareti parallele in terra battuta che racchiudono lo spazio domestico ospitano una successione di stanze, patii e bacini d'acqua, in cui i raggi di sole, filtrati attraverso le vetrate tradizionali, si riflettono e giocano sulle superfici d'acqua, donando all’abitazione una luminosità unica.
Grazie ai suoi spessi muri di fango, alla luce attentamente calibrata e alla vegetazione, Dar El Farina rappresenta un'architettura sostenibile che riflette il paesaggio circostante e trasforma una tipologia abitativa antica in una struttura moderna, autosufficiente e in costante dialogo con l'ambiente desertico.
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