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28/11/2024 - Apt Marmorata di MGK | Studio si trova in un palazzo di inizi ‘900 nel quartiere Testaccio a Roma, lungo la via Marmorata che prende il nome dai grandi depositi di marmi e pietre che giungevano via fiume o via terra e venivano ammassati in questo luogo in attesa di vendita o di lavorazione, fin dai tempi dell’antica Roma.
La ristrutturazione di Mohamed Keilani si è concentrata sulla ridefinizione dei servizi e un nuovo concept generale, per rendere gli ambienti più funzionali e aderenti alle esigenze della nuova committenza.
L’essenzialità delle linee caratterizza il progetto d’interior, mantenendo inalterata la conformazione originale dell’appartamento, scandita da una spina centrale portante. L’intervento è iniziato con il restauro delle voltine faccia vista. Il layout generale è stato sviluppato partendo da un filtro distributivo che ha diviso nettamente la zona giorno e le due suite separate: una privata e una di rappresentanza.
Uno degli obiettivi primari è stato quello di mantenere il senso del colore. Un unico tratto orizzontale all’altezza dei varchi di passaggio disegna lo spazio attraverso l’uso di due diverse texture: una grana più materica nella parte in basso, l’altra più sottile verso l’alto. Architettura e arredo si fondono, creando ambienti aperti e luminosi in un’atmosfera sobria e rilassante.
La cucina estremamente funzionale si mimetizza con le pareti grazie al rivestimento sulle ante realizzato “costum” con lo stesso intonaco delle pareti, così come la parete attrezzata che, in maniera silenziosa, al suo interno contiene il camino e la tv. Articola lo spazio il minimalismo poetico delle luci e colorano la scena gli arredi marmorei nella scelta del tavolo vintage e degli appendiabiti.
Per massimizzare la presenza della luce gli infissi interni sono stati realizzati in vetro satinato, come anche la parete divisoria tra il bagno e la suite di rappresentanza. Unico elemento di contrasto è dato dal pavimento in legno che con forza ed eleganza regala profondità all’ambiente.
Le opere d’arte di Roberta Morzetti, (Morfea_22 e C5 C7_19), le calligrafie persiane di Ghazaleh Monshizadeh insieme agli elementi d’arredo del laboratorio 'Oh my lab’ puntano su un mix vintage/contemporaneo. Queste scelte consentono al progetto di vivere non solo nella ripartizione degli spazi e nel 'racconto' della trama materica, ma nella relazione tra passato e contemporaneo che prende vita e vibra nella luminosità dei nuovi spazi.
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