Accanto a Superonda, nascevano altri pezzi cult tra gli arredi Poltronova come il divano Sofo di Superstudio, un blocco di poliuretano sagomato con una forma a S diventa seduta singola, divano, isola per il relax, in infinite possibilità. Il compito decorativo viene affidato a due larghe strisce centrali, che si colorano attingendo alle sgargianti tinte pop, in contrasto con il fondo. Non si può non citare la celebre poltrona Joe, classe 1970, ideata dai designer De Pas, D’Urbino e Lomazzi, un oggetto uscito da un sogno dadaista. Il guanto da baseball del campione Joe DiMaggio si trasforma in una confortevole e morbida poltrona, le dita fanno da schienale, la cucitura a strisce in pelle oblique sottolinea la base. 

Questo spirito di sperimentazione e di rivisitazione degli oggetti quotidiani si ritrova anche nel divano Rumble di Gianni Pettena, che nasce dall'esperienza di vivere in un ampio atelier ottocentesco per artisti, in cui i mobili dovevano essere pensati nella scala del luogo e non nella scala dell’uomo. È un oggetto che dialoga con lo spazio, un oggetto che fa corrispondere alla scomposizione della forma quella della funzione.

Arredi non solo funzionali, ma veri e propri veicoli per esprimere nuove idee. Le creazioni di Sottsass, con i loro colori sgargianti e le loro forme sinuose, erano un invito a sognare, a liberare la fantasia. Celebre lo specchio Ultrafragola, ideato da Sottsass nel 1970 e ispirato ad una chioma fluente ed ondulata che si concretizza nella cornice in PETG opalino termoforato rosa che lascia filtrare la luce LED.

Allo stesso modo, le palme della riviera ligure si tramutano nelle lampade da terra Sanremo, grazie al tocco magico di Archizoom, dove la base in metallo laccato e le foglie in Perspex® creano effetti suggestivi grazie alla trasparenza e al colore verde fluorescente. 

Ancora più audace la lampada Gherpe di Superstudio, un vero e proprio organismo luminoso realizzato in metacrilato, che anticipava le tendenze dell'illuminazione interattiva.

 

Dal prodotto alla storia. Sotto la guida di Roberta Meloni dal 2005, il Centro Studi Poltronova ha riacceso la fiamma di un'eredità unica nel panorama del design del Novecento, preservando e valorizzando il patrimonio storico dell'azienda, rieditando i pezzi più iconici tra gli arredi Poltronova. 

Celebrando la visione pionieristica di Sergio Cammilli e Ettore Sottsass, Poltronova continua a scrivere un capitolo radicale del design, dove la creatività libera e il pensiero critico si fondono in un manifesto culturale che risuona con l'anelito contemporaneo di rinnovamento. Più di un semplice marchio, il Centro Studi Poltronova è un laboratorio vivo dove si intrecciano relazioni, ricerca e sperimentazione, preservando un prezioso archivio di design e promuovendo l'eccellenza dell'artigianato italiano. Ogni oggetto creato è un'esplorazione dello spazio, un invito al dialogo tra arte, architettura e storia, e un'affermazione di un'identità nata in Toscana nel 1957 e costantemente reinventata.

La collezione di tappeti, realizzata dal Centro Studi Poltronova, è un esempio di come il brand toscano continui a innovare, ispirandosi ai grandi maestri del passato. Ne sono prova i tappeti Sofo, Stella e Stellina, il coloratissimo Farfalla o ancora, il tappeto Autostrada. Prototipo firmato da Lapo Binazzi nel 1990, quest'ultimo è ispirato alla segnaletica della pavimentazione stradale e declinato in diversi colori e forme, così da poter costruire percorsi ludici ed evocativi.

Poltronova è un simbolo di un'epoca, un manifesto di una generazione che ha osato immaginare un mondo diverso, più colorato, più libero. Un'eredità che continua a vivere e a ispirare.

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