Foto di Alessandra Bello
10/01/2025 - Il 7 gennaio 2025, 125 bambini di Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo, hanno varcato le porte della nuova scuola dell’infanzia “Arca di Noè”, un progetto dello studio C+S Architects. Situata nel parco storico di Villa Paglia, la scuola è un esempio di architettura sostenibile e innovativa, con un costo complessivo di 5,5 milioni di euro finanziati da Regione Lombardia, GSE, Fondazione Cariplo e il Comune di Alzano Lombardo.
Un progetto tra memoria e innovazione
La scuola occupa l’area degli antichi orti della villa, rispettando il contesto storico e paesaggistico. Il muro rosso pigmentato all’ingresso richiama i muri di contenimento della Val Seriana e diventa elemento iconico, con figure di animali incise lungo la rampa-gioco, un omaggio al famoso puzzle che Enzo Mari ha disegnato per Danese nel 1957.
“Le domeniche, sopra un tavolino davanti al camino, la mamma e la nonna sparpagliavano gli animali di Enzo Mari e io e mia sorella giocavamo a ricostruire il puzzle. Amavo quel gioco, amavo toccare il legno, amavo vedere come tutti i pezzi componevano un insieme dove tutte le figure si abbracciavano… il calore di quel momento era custodito da qualche parte nella memoria per riaffiorare quando ho iniziato a pensare alla scuola di Alzano… volevo che ogni bambino provasse quel calore nella mia scuola… quell’idea di stare insieme, quel piacere di giocare imparando. Per questo ho proposto al team di incidere quegli animali lungo il percorso che conduce alla scuola, come se la scuola diventasse un’arca di Noè che salva il mondo… e dove tutti, animali, bambini, piante si abbracciano”, così l’architetto Maria Alessandra Segantini racconta l’incipit del progetto.
L’edificio, rivestito in mosaico di vetro bianco, richiama il passato industriale di Alzano – celebre per il cemento bianco – e i Maestri del Dopoguerra. Le facciate trasparenti riflettono la luce e il paesaggio, dialogando con gli shed in copertura, memoria delle vecchie fabbriche e simbolo di una “fabbrica del sapere”.
Spazi flessibili per l’apprendimento e la comunità
La scuola si sviluppa su un unico livello e ruota attorno a un grande salone centrale, spazio multifunzionale che collega le sezioni, gli ambienti per attività e il parco. La flessibilità degli spazi consente di trasformare aule e corridoi in laboratori e aree per eventi, rendendo la scuola un polo culturale aperto anche oltre l’orario scolastico.
Due corti interne, pavimentate in tappeto antishock e popolate da animali colorati, offrono ai bambini aree sicure all’aperto. Ogni aula ha un’uscita diretta verso il portico esterno e integra arredi fissi, giochi didattici e dettagli in legno per favorire l’interazione.
Sostenibilità e innovazione
La scuola raggiunge lo standard NZEB (Nearly Zero Energy Building) grazie a energie alternative e materiali ecocompatibili. La scelta di finiture come il linoleum bianco e il mosaico di vetro bianco contribuisce alla qualità estetica e funzionale degli spazi, garantendo comfort visivo, acustico e tattile.
«Abbiamo disegnato uno ‘spazio delle potenzialità’», dove l’architettura stimola la curiosità e l’invenzione, trasformando la scuola in un “epicentro per la comunità”, spiegano Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini.
Un progetto che celebra l’educazione come motore di comunità e ponte tra passato, presente e futuro.
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