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Gnosis Architettura vince il concorso a Salerno
La copertura ad onda richiama gli elementi naturali
Autore: cecilia di marzo
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24/04/2008 - Gnosis Architettura si è aggiudicato il concorso di idee per la riqualificazione, valorizzazione e riuso dell’area di via Vinciprova a Salerno. Il concorso bandito lo scorso novembre, prevedeva la progettazione di un piccolo luogo di culto, di 500 posti auto a rotazione, il collegamento con la stazione ferroviaria e un un terminal bus.

Muovendo da valutazioni di carattere socio-economico, il progetto ha puntato ad un elevato standard di qualità architettonica che fosse al contempo in grado di generare economie, autosostentamento nella fase di realizzazione, scarsa incidenza della fasi di gestione e manutenzione sul bilancio pubblico, contenimento dell’impatto ambientale. Sotto il profilo urbano, il nodo di via Vinciprova si rivela cruciale nell’apertura della City al contorno urbano e alla Provincia: l’incontro tra due assi territoriali (via Torrione e Lungoirno), la presenza della linea ferroviaria (col terminale della metropolitana), la vicinanza del Porto e la prossimità della cittadella giudiziaria e del Corso Vittorio Emanuele fanno di quest’area un nodo di interscambio determinante nello sviluppo della città.

Il progetto ha mirato ad integrare la risoluzione degli obiettivi posti dal bando con la previsione di nuovi elementi (temi-funzione) intesi a migliorare servizi e qualità dell’intero sistema territoriale. Fulcro della proposta, il collegamento con la stazione ferroviaria è stato risolto con una piastra verde che recupera la quota dei binari connettendo via Vinciprova (nei cui pressi si trova il terminal bus per circa 16 posti) con il “Parco dei Pini” presso la Cittadella Giudiziaria e scavalcando gli assi dell’Irno e della Lungoirno.
Il profilo ad onda costituisce la cifra distintiva dell’intervento: una grande ala, (“un’onda proveniente dal mare”) che supera i binari e si adagia subito dopo per realizzare la copertura del sottostante centro commerciale. La copertura quindi diventa un organismo complesso: non solo un segno di richiamo agli elementi della natura, ma soprattutto una piastra ecocompatibile, multifunzione e di innovativo risalto tecnologico: la forma concava rivolta verso il mare difende la città retrostante dal continuo rumore generato dal passaggio dei treni in modo che le onde sonore si riflettano sulla sua superficie per essere disperse verso l’alto. L’ inclinazione dell’ultima parte della copertura raggiunge l’angolazione di circa 30°, posizione ideale per l’inserimento di pannelli fotovoltaici. Tra il centro servizi e la ferrovia, l’accesso al terminal bus: tre grandi occhi in cui sono posti i collegamenti verticali. In luogo dell’attuale capolinea della Sita è prevista la realizzazione della Città della Musica, con 3 sale (da 350, 100 e 100 posti) e spazi da destinare ad attività collaterali (sale di incisione, …). Si è voluto così fornire un’infrastruttura d’eccellenza alla città: un auditorium-centro congressi che contribuisca ad implementare il turismo congressuale (in prossimità sinergica con il polo del Grand Hotel Salerno). L’attuale campo di calcio di quartiere non sarà eliminato ma spostato, con la realizzazione di corpi-spogliatoi e una piccola tribunetta. Tra la Lungoirno e il fiume Irno la chiesa (150 posti) si dà come cerniera dalla neutralità ambientale: una sezione triangolare e le due falde ricoperte da prato. In quest’area troveranno posto anche il mercatino etnico (ridimensionato rispetto all’attuale) e il tunnel che porta ai binari delle Ferrovie.
Infine, al livello interrato, è stato previsto un parcheggio per circa 620 auto (l’incremento è dovuto al carico urbanistico portato in zona) e un secondo livello interrato per circa 300 stalli pertinenziali da cedere ai residenti.

L’intervento in ogni suo aspetto tiene conto della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Ad un significativo incremento del verde pubblico, farà riscontro il ricorso a soluzioni eco-orientate (pannelli solari per il fabbisogno del parcheggio interrato, una centrale di trigenerazione che brucia bio-masse per ottenere energia elettrica, materiali che garantiscono il contenimento termico); d’altra parte, l’introduzione di plus-valenze funzionali dal forte carattere di aggregazione sociale (auditorium, chiesa, campo sportivo), insieme alla necessaria soluzione delle urgenze di traffico (parcheggi a decongestionare il tessuto del centro) rappresentano l’ambizione ad ottimizzare ed integrare l’organismo distributivo con quello architettonico. A garanzia della sostenibilità economica l’intero intervento sarà realizzato con un forte contributo di privati (oltre l’85% dei fondi) a fronte di un importante ritorno per il pubblico (oltre il 60% delle opere sono di carattere pubblico).


  •   gruppo di progettazione

  •   sintesi progetto


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