04/06/2008 - Per la prima volta la
Biennale di Venezia ospita una grande installazione di architettura paesaggistica. Si intitolerà
Towards Paradise e porterà la firma degli studi
Gustafson Porter (GP) con sede a Londra e
Gustafson Guthrie Nichel (CGN) con sede a Seattle.
Dal 14 settembre al 23 novembre 2008 l’installazione Towards Paradise accoglierà i visitatori della 11. Mostra Internazionale di Architettura negli spazi della Tesa delle Vergini all’Arsenale.
“L’architettura paesaggistica – commenta Neil Porter dello studio Gustafson Porter – rappresenta un tema generalmente trascurato, ed è per questo che siamo entusiasti della opportunità di catturare l’attenzione dei visitatori della Biennale. L’architettura del paesaggio è chiaramente e strettamente connessa alla architettura degli edifici, e per noi è fondamentale valorizzare il costruito attorno a noi”.
Towards Paradise – spiegano dagli studi GP e CGN – rappresenta una risposta dalle molteplici sfaccettature alla citazione di Aaron Betsky “Bisogna coltivare il nostro giardino” tratta dal Candido di Voltaire. L’installazione intende illustrare i modi in cui gli uomini si impegnano, con successo o con risultati fallimentari, nel gestire le risorse naturali: siamo assidui o lenti? Siamo impegnati o corrotti? Ispirata al dipinto di Gianbattista Tiepolo “Il castigo dei serpenti” ospitato nella Galleria dell’Accademia di Venezia – in cui il serpente diviene metafora del viaggio, della scoperta e della conoscenza di sé – l’installazione Towards Paradise è concepita come allegoria contemporanea in un significato più ampio.
Il visitatore sarà condotto in un viaggio che attraverserà i dilemmi terrestri, dalla vita alla morte, verso il paradiso. Daranno forma alla installazione cinque spazi principali, rispettivamente dedicati alla riflessione, commemorazione, conversazione, contemplazione ed illuminazione.