15/07/2008 - È Lombardini22 ad aggiudicarsi il concorso di progettazione europeo per la realizzazione della Nuova Biblioteca di Legnano.
Il Progetto vincitore è caratterizzato da una forte integrazione della Biblioteca con il Parco e riesce a legare le due parti della città, Legnano e il cosiddetto Oltresempione, con un ricco sistema di percorsi pedonali e viabilistici che aggiungono qualità al sistema di relazioni sociali tra il centro storico e la città in espansione.
La Biblioteca si pone come libro aperto sulla città, un edificio poroso, attraversabile. Grazie alla pianta a corte tipica degli impianti lombardi, si apre sul parco e lo abbraccia, creando un forte dialogo emotivo e spaziale.
Biblioteca e parco interagiscono regalando a Legnano un luogo di interesse superiore, in cui la qualità della vita dipende dalla sinergia tra il verde presente nella città e la qualità architettonica dell’impianto, capace di creare una nuova cifra valoriale e di bellezza.
Integrandosi nel tessuto urbano e avvalendosi delle più sofisticate tecnologie, la struttura nasce da una grande consapevolezza delle questioni ambientali. La struttura dell’edificio, basso ed integrato con il parco e il terreno circostante, è pensata per svolgere un effetto normalizzante e regolatore del microclima della città. La copertura in massa vegetale, oltre a migliorare le condizioni di isolamento termico dell’edificio, svolge al contempo un effetto drenante a lento rilascio, riducendo i rischi di allagamento, aumentando la quantità di ossigeno, l’umidità dell’aria e quindi il rinfrescamento, riducendo la presenza di carbonio, il livello delle polveri sospese e i rumori della città. La realizzazione di spazi aperti a tutta altezza permette la ventilazione naturale all’interno dell’edificio; gli spazi a tutta altezza e le aperture nelle direzioni nord-sud ed est-ovest mettono a contatto volumi d’aria con temperature differenti, che permetteranno di regolare la temperatura mediante aperture a tetto motorizzate e controllate da sensori di temperatura. La raccolta differenziata dei rifiuti, il riciclaggio delle acque, il risparmio energetico termico ed elettrico, l’utilizzo dei trasporti pubblici e delle biciclette sono stati alla base dei pensieri progettuali.
2° classificato l’ arch. Roberta Fasola di Como con l’arch. Luca Balestrieri di Brunate (CO), ing. Francesca Maria Miano di Como, ing. Paolo Roncoroni di Villa Guardia (CO) e Studio Gamma Srl di Como.
3° classificato il progetto dello studio Caputo Partnership di Milano con Sering Srl di Concorezzo (MI) e Ariatta Ingegneria dei Sistemi Srl di Milano, il cui edificio si inserisce nel contesto come una sorta di soglia che interagisce simultaneamente con due attenzioni diverse, comunque complementari ed indissolubilmente appartenenti ad un’unità. L’edificio si struttura con una lama di servizi rivolta verso Nord, appartenendo alla “nuova città” con un segno preciso e stereometrico, mentre a Sud, affacciandosi al parco, si articola in un insieme di volumi che si spalancano sullo spazio verde, raccogliendone le visuali principali attraverso un sistema di “occhi” che filtrano l’esterno con l’interno. La lama dei servizi costruisce verso Nord il fondale della piazza, un fronte lineare, composto nella sua essenzialità geometrica, che si rappresenta sullo spazio della città con l’austerità propria di un “edificio pubblico”; raccoglie le funzioni vitali della biblioteca quali la circolazione verticale ed orizzontale, tutti gli ambiti di servizio, ecc, e in copertura parte delle attrezzature impiantistiche.
|