27/11/2008 - Nei giorni scorsi è stato ufficialmente presentato a
Torino il progetto definitivo del
nuovo stadio della Juventus, destinato a sostituire entro il 2011 l’attuale impianto Delle Alpi. Risultato di un lavoro di squadra che ha coinvolto diversi professionisti, la futura casa bianconera vanterà inoltre due prestigiose firme del design industriale italiano:
Giugiaro Design e
Pininfarina Extra. Le due società si sono occupate della progettazione delle aree interne ed esterne dello stadio.
Il progetto rientra nell’ambito di un intervento di riqualificazione urbana che interessa l’area della Continassa, nel quartiere Vallette, per 355mila metri quadrati di superficie complessiva.
In grado di accogliere 40.200 spettatori, il nuovo impianto sarà caratterizzato da ampi accessi e assenza di barriere architettoniche. Un’area commerciale complementare di 34mila metri quadrati – con galleria di negozi, shopping center e magazzino di bricolage e faida- te – renderà il complesso attivo sette giorni su sette. Previsti anche 30mila metri quadrati di verde pubblico, aiuole, piazze e parcheggi per 4mila auto.
Il progetto, che prevede la demolizione dell'attuale impianto del 'Delle Alpi', prevede il recupero di tutta la parte interrata compresa la zona del campo di gioco. Nell’area sottostante alle gradinate troveranno spazio le aree di servizio: accessi all’impianto, spogliatoi, aree di relax, percorso di ingresso al campo.
Lo stadio, con gradinate e palchi, sorgerà nella parte superiore; il tutto inserito in un unico profilo a semicerchio e senza elementi che si distaccano dalla linea di continuità.
La copertura degli spalti, studiata in galleria del vento, trae ispirazione dal profilo delle ali degli aerei: una struttura di grande leggerezza, realizzata in una membrana in parte trasparente e in parte opaca, per permettere una visione ottimale del campo, sia diurna sia notturna, e nel garantire il passaggio di luce sufficiente alla crescita dell’erba del campo.
“La soluzione ingegneristica della copertura – sottolinea l’ingegnere Francesco Ossola – è unica al mondo e richiama una grande leggerezza: è una copertura sospesa ai quattro angoli da cavi in acciaio tesi sui due grandi pennoni alti 90 metri. Studiata nella galleria del vento, ha un profilo come quello delle ali degli aerei per evitare le turbolenze del vento e potere essere quindi realizzata in membrana, molto leggera”.
Progettisti dell’impianto sono Hernando Suarez (Studio Shesa) e Gino Zavanella (Studio Gau).
Gli ingegneri Francesco Ossola e Massimo Majowiecki si sono occupati della progettazione strutturale, della pianificazione operativa e della direzione lavori della parte strutturale.
Il team è composto anche dall’architetto Antonio De la Pierre (coordinamento della progettazione), dall’ingegnere Marco Lazzerini (impianti meccanici), dall’ingegnere Renzo Zorzi (impianti elettrici), dagli architetti Eloy e Stefano Suarez (progettazione architettonica). Il project management è seguito da AI Group di Torino. L’architetto Alberto Rolla (Studio Rolla) si è occupato dell’area commerciale e dell’inserimento urbanistico.
Giugiaro Design ha messo a punto il disegno delle aree esterne. L’intervento è riconoscibile nel profilo dello stadio e in particolare nell’angolo di curvatura che unisce la copertura alle pareti esterne, nonché nel design dei due pennoni. Duplice la funzione di questi ultimi che, oltre a garantire sostegno alla copertura, richiamano il profilo delle montagne che circondano la città.
Il rivestimento delle pareti esterne, replicato in tutte le strutture che circondano l’arena, ribadisce la coesione e la continuità dell’intera area urbana interessata.
Pininfarina Extra ha firmato gli interni di tutte le aree dello stadio – pavimentazioni, illuminazione, arredi, palchi e lounge – oltre ai posti a sedere degli spalti. I sedili per il pubblico, in particolare, sono stati concepiti come pixel di un’immensa fotografia, che a stadio vuoto mostreranno immagini simbolo di grandi campioni della Juventus.
“Abbiamo voluto creare – spiega Rolla – spazi concepiti per tutti: tifosi e famiglie. Uno stadio che intende essere una grande piazza italiana, il luogo dove ci si ritrova per i momenti importanti e per i momenti di festa, dove la qualità urbana diventa deterrente per la violenza. Una prospettiva confermata da autorevoli studi di urbanistica, che considerano la riappropriazione degli spazi urbani un processo di riconoscimento del luogo come luogo di tranquillità, di piacere, di bellezza estetica e conseguentemente di rispetto reciproco”.