29/09/2009 - Si chiama Nomiya, dal nome dei piccoli ristoranti giapponesi, ed è frutto della collaborazione fra il Palais de Tokyo ed Electrolux, nota azienda di elettrodomestici che, per festeggiare il suo novantesimo anniversario, ha dato vita ad un’azione di marketing, “ Art Home” volta ad “offrire al pubblico un’esperienza olistica” in cui arte culinaria, creatività e convivialità si fondono con l’architettura.
Nomiya, progettato dall’architetto Pascal Grasso e dal fratello, noto artista parigino, Laurent Grasso, è stato completato lo scorso giugno. Si tratta di un ristorante temporaneo e trasportabile, posizionato sul tetto del famoso centro d’arte contemporanea parigino Palais de Tokyo, che fino alla scorsa primavera ha ospitato, nella stessa posizione, l’innovativa e lussuosa suite dell’albergo monostanza Everland Hotel, ideato dagli architetti svizzeri Sabina Lang e Daniel Baumann.
Il Nomiya è una struttura prefabbricata interamente in vetro e rete in lamiera stirata, di circa 63 mq, lunga 18 metri, prodotta a Cherbourg, nella Francia settentrionale, e assemblata in loco, direttamente sul tetto del Palais de Tokyo. È composto da una sala da pranzo con un unico grande tavolo da dodici coperti e una vista panoramica unica sulla Senna e sulla Tour Eiffel.
L'illuminazione della zona di cottura, avvolta dalla rete stirata che riproduce un disegno dell’aurora boreale, è fatta da linee di led, posti tra la pelle di metallo e il nucleo di vetro, che enfatizzano la facciata, variandone i colori come una vera aurora boreale.
Il design degli interni è minimalista, interamente in Corian bianco con pavimenti in legno grigio e sul tavolo da pranzo sono sospesi dei led che riproducono lo scintillio della Ville Lumière.
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