19/10/2009 – Nel pomeriggio dello scorso sabato 17ottobre Richard Rogers (Rogers Stirk Harbour + Partners) è stato proclamato vincitore dello Stirling Prize 2009 col progetto del Maggie's Centre di Londra.
Il prestigioso premio pari a 20.000 sterline (donate quest’anno dalla Marco Goldschmied Foundation) è attribuito dal Royal Institute of British Architects (RIBA) al progettista autore dell’opera realizzata “che ha dato il più grande contributo all'architettura britannica nell'ultimo anno". La giuria di quest’anno era composta dall’architetto Benedetta Tagliabue, Sir John Sorrell – presidente del CABE ed il designer Thomas Heatherwick.
Rogers, non è nuovo a una vittoria di tal fatta: nel 2006 l’architetto britannico vinceva lo Stirling Prize con il progetto dell’aeroporto di Barajas a Madrid. L’edizione di quest’anno ha visto concorrere il progettista con una doppia candidatura: in gara c’erano infatti anche le “Bodegas Protos” realizzate da Rogers a Valladolid (Spagna).
Gli altri 5 finalisti del premio erano Tony Fretton Architects con il “ Kunstmuseum” di Fuglsang (Danimarca); BDP Architects con il masterplan “ Liverpoool One” (Liverpool); Eric Parry Architects, con “ 5 Aldermanbury Square”(Londra) ed Allford Hall Monaghan Morris col “ Kentish Town Health Centre” di Londra.
Il Maggie's Centre offre sostegno ai malati di cancro e ai loro cari, supportando i trattamenti medici convenzionali. La struttura affianca il Charing Cross Hospital e la sua architettura è stato concepita per “contrastare” quella dell’edificio dell’ospedale principale. Si tratta di un edificio 'non-istituzionale', un 'Open House' di 370 metri quadrati, al tempo stesso flessibile e adattabile, strutturata su due piani dei quali uno ammezzato.
L'edificio è costituito da quattro componenti: un muro di protezione, che avvolge i quattro lati della struttura; un cucina concepita come spazio centrale a tutt’altezza posto al centro dell’edificio, intesaa quale cuore simbolico e architettonico della struttura; spazi ausiliari ospitanti luoghi per l’incontro, il riposo e la consulenza medica; un 'tetto fluttuante', che sovrasta il muro esterno e cinge il centro dell’edificio. Piccoli cortili sono ricavati nelle aree tra l'edificio ed il muro di recinzione della struttura.
La strategia paesaggistica del progetto “cuce” assieme il Charing Cross Hospital ed il Maggie's Centre. Filari di alberi avvolgono l'edificio, filtrando l'inquinamento acustico e lo smog proveniente dall’esterno ed offrendo uno sfondo esterno verdeggiante agli utenti del Centro.
Nelle motivazioni ufficiali fornite dalla giuria rispetto all’individuazione del vincitore si legge: “ Rogers Stirk Harbour + Partners 'Maggie's Centre eccelle da ogni punto di vista nel soddisfare il più impegnativo dei propositi: creare un santuario per i malati terminali di cancro con il committenza di Charles Jencks, la cui profonda convinzione riguardo il potere esercitato dall'architettura nel definire la nostra esperienza ha portato alla creazione di una serie di centri per la cura del cancro, monumento capace di commemorare sua moglie Maggie nel più degno dei modi. Questo rassicurante edificio è senza dubbio un rifugio per coloro ai quali sia stato diagnosticato un cancro. RogersStirk Harbour + Partners ha creato una casa-santuario del tutto informale per aiutare i pazienti a imparare a convivere con il cancro…ha realizzato un’opera architettonica senza tempo che...esprime in forma costruita compassione, sensibilità e un senso profondo della nostra comune umanità”.
In occasione della proclamazione del vincitore dello Stirling Prize 2009, il RIBA ha reso noto anche il nome del vincitore della Manser Medal, riconoscimento dedicato alle migliori architetture residenziali realizzate nel Regno Unito spettato quest'anno a Pitman Tozer Architects, autori del progetto "Gap House".
La piccola casa unifamiliare è stata inserita tra due edifici preesistenti. Il progetto è contraddistinto dall’impiego di tecnologie solari passive, elevati livelli di isolamento, una pompa di calore geotermica terra/terra, un sistema di raccolta delle acque piovane per la riduzione dell’impatto ambientale e rispetta il livello 4 del “Code for Sustainable Homes”, requisito raggiunto nonostante le minute dimensioni del fabbricato.
L’edificio rappresenta una casa familiare confortevole ma, al contempo, un esempio di come l'architettura sostenibile possa essere realizzata senza compromessi, su un terreno di dimensioni limitate.
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