22/02/2010 – Un lungo weekend di fine primavera sancirà l’apertura ufficiale e definitiva al pubblico del MAXXI, il Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo progettato per la città di Roma dall’architetto anglo-iracheno Zaha Hadid. Le giornate del 27, 28 e 29 maggio 2010 vedranno infatti l’inaugurazione del nuovo contenitore culturale romano, mentre il 30 maggio segnerà l’apertura in pianta stabile del Museo ai visitatori.
Per l'occasione un quintetto di mostre, tra arte e architettura, troverà collocazione nei suggestivi spazi espositivi del Museo, gestito dall’omonima Fondazione presieduta da Pio Baldi, con la direzione di Anna Mattirolo (MAXXI Arte) e Margherita Guccione (MAXXI Architettura). Ne riportiamo di seguito titoli e intenti:
- “Spazio”, a cura di un gruppo interdisciplinare composto da Pippo Ciorra, Alessandro D’Onofrio, Bartolomeo Pietromarchi, Gabi Scardi e dai conservatori del MAXXI. Catalogo a cura di Stefano Chiodi e Domitilla Dardi.Interpretando il carattere di interdisciplinarità proprio del museo, la mostra offre un percorso attraverso le collezioni di Arte e di Architettura. Saranno esposte circa 80 opere della collezione permanente del MAXXI (tra cui quelle di Boetti, Kentridge, Penone, Vezzoli) che dialogheranno con le installazioni site specific di dieci architetti e studi di architettura internazionali.
- “Gino De Dominicis. L’immortale”, a cura di Achille Bonito Oliva. Per la sua inaugurazione, il MAXXI organizza la prima e più esaustiva retrospettiva dedicata a questo artista, figura chiave per l’arte italiana contemporanea e punto di riferimento per le giovani generazioni. La mostra ripercorre attraverso l’esposizione di oltre cento opere l’intero iter della sua ricerca, del tutto originale e difficilmente inquadrabile in una precisa corrente o movimento. Tra le opere esposte, anche la gigantesca Calamita Cosmica, lunga oltre 24 metri.
- “Kutlug Ataman. Mesopotamian Dramaturgies”, a cura di Cristiana Perrella. Progetto di uno dei più interessanti artisti turchi contemporanei, Mesopotamian Dramaturgies verrà esposto nella sua interezza. Si tratta di otto opere video che riflettono sul problematico rapporto tra Oriente e Occidente, tra modernizzazione e tradizione, globalizzazione e persistenza delle culture locali. L’artista ha scelto di lavorare in una delle zone più arretrate della Turchia, quella sud-orientale.
“Luigi Moretti Architetto. Dal razionalismo all’informale”, a cura di Bruno Reiclin e Maristella Casciato. Figura estroversa di progettista e studioso di vasta cultura e profonda sensibilità, Luigi Moretti è stato uno dei protagonisti della cultura architettonica del '900. L'esposizione analizza la sua opera progettuale e l'attività teo rica, lo studio deisuoi scritti e l'analisi di opere e progetti. La mostra è realizzata con l'Accademia di Arc hitettura e l'Archivio del Moderno dell'Università della Svizzera Italiana e dall'Archivio Centrale dello Stato.
- “Geografie italiane”, installazione video a cura di Maristella Casciato, Pippo Ciorra e Margherita Guccione, realizzata da Studio Azzurro. Il lavoro occuperà un’intera parete di 40 metri e che racconta storie e persone dell’architettura italiana dal secondo Novecento ad oggi, attraverso disegni, fotografie, interviste, spezzoni cinematografici, luoghi, autori, concetti, liberamente rielaborati e assemblati in modo spettacolare da Studio Azzurro.
Non finisce qui, dal 27 al 29 maggio 2010 sarà aperta al pubblico, in via eccezionale, la nuova ala del Macro - Museo della Arti Contemporanee di Roma, progettata dallo studio d’architettura francese Odile Decq & Benoit Cornette Architectes. L’intervento architettonico è consistito nell’ampliamento della galleria esistente, sita presso l’antica fabbrica della birra Peroni. “La complessità del progetto – spiegavano qualche tempo fa i progettisti – è nata dalla rappresentazione di un’integrazione di un museo di arte contemporanea in un contesto di edifici industriali, come sfida di un inserimento di questo tipo di intervento in un ambiente storico romano”. L’ingresso principale del museo è situato all’angolo tra via Nizza e via Cagliari.
Terminata la tre giorni di maggio, al Macro partiranno i lavori di allestimento degli interni. Il museo verrà definitivamente inaugurato a settembre prossimo.
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