29/04/2010 - Il Padiglione Francese per l’Expo 2010 a Shanghai, progettato da Jacques Ferrier, porta in sé un’immagine positiva della città e del suo rapporto con l'uomo, un universo in cui si intrecciano costruzioni realizzate dall'uomo e “costruzioni” naturali.
Con la sua forma cartesiana di quadrilatero abbracciato da una sottile griglia in calcestruzzo, appare subito sospeso su un grande specchio d’acqua in cui vi si riflette. Nel cuore di questa “vetrina” si trova un giardino francese che si sviluppa verticalmente per creare uno scenario, quasi teatrale, del tutto inaspettato.
Il percorso espositivo è organizzato come una rampa di lieve pendenza che circonda il giardino sottostante, in modo che il paesaggio sia posto al centro della “questione urbana”. Il Padiglione, che si attraversa come spazio di dialogo privilegiato tra le culture francese e cinese, ha per tema la "Sensual City", un luogo in cui esaltare 6 sensi - gusto, olfatto, tatto, udito, vista ed equilibrio/movimento.
Superando il tradizionale contrasto tra eredità e modernità, questa arte di vivere la città invita a un atteggiamento sereno e fiducioso nei confronti del XXI secolo.
Grazie alla collaborazione del Museo d'Orsay, il Padiglione ospiterà 7 grandi capolavori dell'arte francese: l’Angelus di Millet, Le Balcon di Manet, La sale de danse à Arles di Van Gogh, La Femmeà la cafetière di Cézanne, La Logede Bonnard detto anche Le Repas di Gauguin e L'età del bronzo di Rodin.
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