06/07/2010 – Si é inaugurato lo scorso 9 giugno a Derio, comune spagnolo nella comunità autonoma dei Paesi Baschi, il BTEK – Centro di Interpretazione della Tecnologia all’interno del Parco Tecnologico di Bizkaia progettato dall’architetto Gonzalo Carro López dello studio ACXT.
BTEK, il cui investimento ammonta a 11 milioni di euro, ha lo scopo di avvicinare alle nuove tecnologie i giovani - soprattutto gli studenti della scuola secondaria – e di promuovere la cultura scientifica e tecnologica.
L'edificio è stato pensato come una pietra miliare che emerge dal terreno, un punto di riferimento nel paesaggio, ed è costituito da due volumi piramidali apparentemente separati, ma, di fatto, collegati tra di loro sotto terra.
Il primo è un volume nero che emerge dal terreno, più pesante e chiuso da tre facciate in metallo, il cui tetto è interamente formato da una serie di pannelli solari. Questo impegno verso l'energia pulita e rinnovabile è applicato anche al resto dell'edificio nell’impianto geotermico, nei materiali, nei contenuti espositivi, ecc.
Il secondo volume, in contrapposizione al primo, è composto da due facciate di murature di tamponamento e da una copertura di erba artificiale che nasce come prolungamento del terreno naturale e, in pianta, occupa tutto il lotto fino ai limiti di edificazione. Le coperture del collegamento sotterraneo, anch’esse di erba artificiale, si fondono con la terra e l'ambiente che li circonda.
L’entrata avviene attraverso il primo volume, nella “piega” di un angolo che segna l'accesso all’edificio e alla rampa d’ingresso. Man mano che si scende un volume metallico copre e accoglie il visitatore che si trova all’interno dello spazio della reception, denominato “desfiladero”, la gola, per via delle sue strette dimensioni e dei 18 metri di spazio a tutt’altezza. Le fughe sono accentuate dal restringersi del percorso e dalla decrescente altezza del soffitto man mano che si avanza nel Centro.
Il complesso, che segue il pendio, genera tre piani. I collegamenti tra questi sono costituiti da ampie scale e rampe che accompagnano la geometria e il volume generando un percorso sequenziale e disegnando diverse tipologie di sale per rispondere alle potenziali esposizioni e ai possibili contenuti: da sale con soffitto alto a sale di altezza variabile, con e senza luce naturale, ove si possono raggiungere anche i sedici metri di altezza.
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