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02/07/2010 – È il team fiorentino Architectural Workshop - Lattanzi & Fileni Architetti Associati il vincitore del concorso per la Riqualificazione Urbana di Viale Cavallotti a Porto San Giorgio (AP).
Il secondo ed il terzo posto sono invece rispettivamente andati al duo di architetti locali Luca Troiani e Giampaolo Capretti (San Benedetto del Tronto, AP) e Omar Moretti (Porto Sant'Elpidio, AP).
“Il progetto si pone come elemento di lettura del tracciato che il percorso del viale stesso descrive. Il percorso che parte dal centro e segue la ferrovia in direzione nord, allinea le “porte” di accesso al mare costituite dai sottopassaggi, attraversando tre parti di città definite dalle loro caratteristiche ambientali, contestuali e morfologiche che noi individuiamo in: il Borgo, la Pineta e le Dune Il Borgo-Tratto Borgo Marinaro-Il primo tratto, quello più urbano e storicamente contraddistinto come viale del centro, comprende gli attraversamenti di collegamento a mare più centrali…La pavimentazione si estende comprendendo la carreggiata stradale a costituire un unicum col marciapiede contrapposto. Tale soluzione, oltre a dilatare percettivamente la dimensione dello spazio, amplifica la consapevolezza di trovarsi in un ambito dove è data prevalenza al pedone anziché alla macchina, con questo inducendo negli automobilisti un comportamento più prudente e rispettoso- spiegano da Architectural Workshop, cui spetta un premio pari a 6mila euro.
La trama della pavimentazione in blocchetti di porfido nel tratto carrabile sfuma nel tratto ciclabile e pedonale in blocchetti pià chiari di travertino con ricorsi lineari. In questo spazio percorribile totalmente tra le imponenti alberature preesistenti, pini, lecci e palme altissime, si inserisce una parete giardino, con la tecnica del “verde verticale”, ricondotto ad elemento puramente architettonico che nasconde il muro della ferrovia con una quinta sinuosa.
Al termine di questo elemento, nello spazio che fa da sfondo al viale Don Minzoni e sovrastante l'antico Fosso Santa Petronilla, un muro d'acqua sgorga da una lama specchiante e termina sopra un taglio a pavimento illuminato internamente. Questo motivo ornamentale generato dagli elementi verde, acqua, luce si completa nel decoro della pavimentazione che si anima in un motivo ad effetto “gocce” animato con inserti luminosi. Da qui il viale si trasforma e in una sequenza di “giardini”, in prossimità del Giardino d'Estate, scanditi dagli attraversamenti pedonali e carrabili verso il mare.
La trama della pavimentazione prosegue nelle campiture di “calcestruzzo architettonico” color sabbia ad effetto ghiaia, definite dalle linee dei ricorsi in blocchetti di travertino. Sul lato della ferrovia, il motivo ad onda prosegue con il muretto che contiene la “scarpata verde”, che rialza le siepi di oleandro a nascondere la recinzione ferroviaria e integra le panche in legno tra essenze fiorite. Gli alberi ad alto fusto e arbusti esistenti punteggiano il percorso lambito dalla ciclabile. L'illuminazione di tutto il tratto iniziale è costituita da lampioni a led integrati da punti luce più assi posti a segnare i percorsi.
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