21/07/2010 – Curiosa, raffinata, innovatrice: Charlotte Perriand rappresenta una delle figure chiave nella storia del design internazionale. Il Museo del Design di Zurigo (Svizzera) omaggia l’architetto-designer francese nata nel 1903 a Parigi con la da poco inaugurata mostra “Charlotte Perriand. Designer, Photographer, Activist”.
L’esposizione, in corso fino al prossimo 24 ottobre, ripercorre carriera e vita personale della Perriand attraverso una collezione di arredi, fotografie, bozzetti ed allestimenti ricostruiti che testimoniano l’originalità del suo lavoro, caratterizzato, sin dagli esordi negli anni Venti,dalla volotnà di fare dell’architettura d’interni un volano per la modernizzazione degli stili di vita.
Ventiquattrenne, presenta al Salon d’Automne del 1927 il progetto del “Bar sotto il tetto”. La struttura, interamente realizzata in rame nichelato e alluminio anodizzato, riceve grandi consensi da parte della critica. Contestualmente parte la collaborazione decennale con Le Corbusier e Pierre Jeanneret, nello storico atelier al 35 di rue de Sèvres a Parigi. Negli anni matura una serie di collaborazioni con i più noti architetti, fra cui Jean Prouvé, i costruttivisti russi e Lucio Costa.
La capacità di applicare agli oggetti della vita di tutti i giorni una patina nuova, contemporanea, attraverso l’impiego di nuove forme e soprattutto di nuovi materiali, è stata la caratteristica principale del lavoro di Perriand. I 6 anni trascorsi in estremo oriente (1940-1946) la portano a disegnare oggetti contemporanei costruiti con materiali e tecniche tradizionali. Ne sono esempio una serie di arredi in bambù realizzati con le nuove forme sperimentate con i tubolari d’acciaio.
Nel 1959 idea gli interni della Maison du Brésil, nella città universitaria di Parigi, progettata da Le Corbusier e Lucio Costa, poi l'Ufficio del Turismo Francese a Londra (1960) assieme a Ernő Goldfinger. Tra 1959 e 1970 si dedica al restyling di sale e Aula delle Assemblee della Sede ONU di Ginevra. Il 1964 la vede progettista della sede Air France di Tokyo. Tra gli anni Sessanta e Settanta si concentra soprattutto sulla progettazione di alcune stazioni sciistiche in Alta Savoia. Scompare nel 1999, all’età di 96 anni, assai amata dal mondo dell’architettura e del design.
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