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30/08/2010 – Dopo la tre giorni di vernice per la stampa, ieri, 29 agosto, ha aperto al pubblico la tanto attesa 12esima Mostra Internazionale di Architettura dal titolo People Meet in Architecture.
Diretta dall’architetto giapponese Kazuyo Sejima (SANAA), Stirling Prize 2010, l’esposizione, come di consueto, si snoda tra il Palazzo delle Esposizioni della Biennale (Giardini), l’Arsenale ed il centro storico della città lagunare, con 48 ospiti tra studi, architetti, ingegneri e artisti da tutto il mondo e 54 partecipazioni nazionali.
“La 12. Mostra è una riflessione sull’architettura - ha dichiarato Sejima - Il primo decennio del ventunesimo secolo si sta chiudendo in un susseguirsi di cambiamenti radicali. In questo contesto in rapida evoluzione, l’architettura può farsi portavoce di nuovi valori e moderni stili di vita? Questa mostra è l’occasione per sperimentare le molteplici possibilità dell’architettura e per dar conto della sua pluralità di approcci. Ogni suo orientamento è in funzione di un modo di vivere diverso. Ciascun partecipante è stato invitato a gestire in modo autonomo il proprio spazio espositivo e a offrire un’interpretazione personale del tema della 12. Mostra People meet in Architecture. Ognuno di loro esprime le proprie posizioni realizzando inediti scenari di interazione tra ambiente e società. Ogni partecipante diventa curatore di se stesso e la mostra si arricchisce di una molteplicità di sguardi, piuttosto che rispondere a un orientamento univoco”.
Per la direzione della 12. Mostra, Kazuyo Sejima si avvale della consulenza artistica di Yuko Hasegawa e Ryue Nishizawa. Un ulteriore supporto deriva da Sam Chermayeff, Jack Hogan e Ikeda Satoshi.
"Ailati. Riflessi dal futuro" è il tema del Padiglione Italia all’Arsenale, organizzato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con il PaBAAC - Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee, e curato da Luca Molinari.
Due i progetti di punta previsti dalla Biennale per la 12. Mostra: "I Sabati dell’Architettura" e "Destinazione Biennale di Venezia. Universities meet in architecture".
"I Sabati dell’Architettura" è il titolo di un’iniziativa della Biennale che consiste in una serie di conversazioni e momenti di discussione settimanali con architetti, critici e personalità del mondo dell’architettura nazionale e internazionale attraverso l’intero periodo di apertura della Mostra. Trentacinque anni dopo la prima mostra di architettura della Biennale di Venezia - intitolata “A proposito del Mulino Stucky” e organizzata da Vittorio Gregotti ai Magazzini del Sale alle Zattere – il ciclo dei “Sabati dell’Architettura” intende ripercorrere la storia delle mostre che si sono succedute negli anni seguenti, invitando ad un incontro con il pubblico i direttori di quelle edizioni. Ogni sabato avrà luogo un incontro curato, oltre che dal direttore Kazuyo Sejima, da ciascun precedente direttore: Vittorio Gregotti (1975, 1976, 1978), Paolo Portoghesi (1980, 1982, 1992), Francesco Dal Co (1988, 1991), Hans Hollein (1996), Massimiliano Fuksas (2000), Deyan Sudjic (2002), Kurt W. Forster (2004), Richard Burdett (2006), Aaron Betsky (2008).
Con "Destinazione Biennale di Venezia. Universities meet in architecture" la Biennale si rivolge a Università e Istituti di formazione di tutto il mondo, offrendo una proposta di visita alla Mostra da loro programmata e organizzata, che possa rappresentare una significativa esperienza didattica e formativa. Il progetto prevede la possibilità di attivare specifici protocolli di intesa con le Università, per l’accredito di contingenti di minimo 50 studenti accompagnati da docenti, e per trasformare l’esperienza di visita in crediti formativi. Le Facoltà che aderiscono al programma hanno il compito di organizzare il progetto di visita che potrà avere durata fino a tre giorni, e potrà contenere una sessione seminariale di due ore organizzata autonomamente dalla stessa Facoltà, in uno spazio messo a disposizione gratuitamente dalla Biennale. I partecipanti al programma potranno anche assistere, ove la visita avvenga nel fine settimana, ad uno dei “Sabati dell’Architettura”.
“Nasce così una nuova Biennale – ha spiegato Paolo Baratta - che vede affiancati i padiglioni stranieri come partecipanti e le università di vari paesi come fruitrici. Una nuova alleanza nel nome dell’architettura e delle varie discipline collegate e un ulteriore impulso alla Biennale di Architettura come luogo di pellegrinaggio internazionale per docenti e studenti”.
Anche per il 2010 è prevista l’attività “Educational”che si rivolge a gruppi di studenti delle scuole di ogni ordine e grado, professionisti, aziende, esperti, appassionati e famiglie. Le iniziative, condotte da operatori selezionati e formati dalla Biennale di Venezia, mirano ad un coinvolgimento attivo dei partecipanti e si suddividono in Percorsi Guidati e Attività di Laboratorio.
La mostra sarà visitabile fino al prossimo 21 novembre 2010.
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