18/11/2010 – Grande successo per EMBT - Enric Miralles Benedetta Tagliabue Arquitects Associats durante il da poco conclusosi World Architecture Festival di Barcellona.
Il progetto del Padiglione Spagnolo per l’Esposizione Mondiale di Shangai 2010, firmato dallo studio catalano sotto la direzione di Benedetta Tagliabue, è tra i vincitori della categoria “Edifici costruiti”.
La struttura combina una moderna cornice di acciaio con un telaio tradizionale in vimini sulla facciata esterna, caratterizzata da pannelli disegnati e montati per formare una serie di caratteri cinesi a mò di mosaico, con riferimenti ad elementi naturali quail as ri (sole) o yue (luna), realizzati grazie al naturale brunirsi del vimini bollito.
I caratteri cinesi composti sulla facciata sono simbolo dell’armonia tra Cina e Spagna, oltre che riferimento allo scambio tra cultura orientale ed occidentale che intercorre tra i due paesi. Più di tutto, i simboli – sole e luna - sono chiari riferimenti alla natura, due concetti fondamentali nella filosofia orientale, che esprimono come il mondo si fondi su una dualità.
Benedetta Tagliabue ha incorporato questi elementi nella lettura poetica del legame tra Cina e Spagna, esprimendo un messaggio di forte relazione da conservare nei loro rispettivi futuri, dolcemente catturato dal vento e diffuso, grazie ad esso, in tutto il paese. I simboli sulla facciata non sono sempre visibili, vengono accentuati dalla brillantezza del giorno e dalla soffice ondulazione delle facciate del padiglione, così da comunicare il messaggio in maniera giocosa quando il visitatore si sta avvicinando al padiglione.
L’edificio, 7.624 m2, costruito in un fondamento di 6,000 m2, combina la sostenibilità di oltre 8.200 pannelli di vimini ad una struttura di acciaio e vetro, tecnologicamente avanzata. La struttura metallica tubolare richiede un’avanzata tecnologia strutturale per incontrare la complessa geometria e l’alta sperimentazione di quest’approccio costruttivo.
La struttura è stata firmata dall’ingegnere Julio Martínez Calzón dello studio MC2. L’edificio è caratterizzato dalle forme curve, pertanto richiede una struttura che possa essere adattata e possa soddisfare tutti i requisiti specifici del padiglione.
Il vimini è un materiale tradizionale e sostenibile che viene re-inventato per questo padiglione. Ogni pannello, lavorato a mano, è stato prodotto in maniera tradizionale sia in Cina che in Spagna. Ciascuno degli 8200 moduli che compongono la facciata sono stati trasportati dalle province del Nord Est Cinese, lo Shandong, per essere allacciate insieme, una ad una, con 25 km di acciaio tubolare.
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