03/01/2011 – Riaprirà i battenti dopo le vacanze natalizie la nuova sede dell’Istituto Superiore Giovanni Falcone di Gallarate (Va). Inaugurato nel settembre 2010 il complesso, progettato dal romano Studio Amati - già autore di architetture come il plurimpremiato Municipio di Formigine e il Nuovo Teatro Comunale “Luigi Russolo” di Portogruaro (Ve) - conta su soluzioni architettoniche e impiantistiche all’avanguardia ed accoglie oltre 1.500 studenti.
Tre aspetti d'innovazione rendono l’edificio, costato 23 milioni di euro, ripartiti fra Comune di Gallarate e Provincia di Varese, un caso esemplare di buona edilizia scolastica. Anzitutto la struttura costituisce il primo esempio di struttara sviluppata secondo quanto richiesto dal metaprogetto della “Scuola intelligente” del Cisem - Centro per l’innovazione e la sperimentazione educativa, Istituto di ricerca della Provincia di Milano e dell’Unione Province d’Italia. Le caratteristiche previste dal protocollo sono: flessibilità, multifunzionalità, rapporto con il territorio, spazio come terzo educatore, didattica innovativa e aperta a tutti, sostenibilità - ambiente, risparmio energetico, bioarchitettura, confort - nuove tecnologie e CIB - Computer Integrated Building - , riduzione dei costi di gestione, sicurezza, rete di Disaster Management).
Il secondo primato che l’Istituto può vantare è quello relativo all’introduzione delle strutture portanti in acciaio. Si tratta di una soluzione costruttiva impiegata per la prima volta in un complesso scolastico italiano, significativa soprattutto per le difficoltà nel conciliarla con le prescrizioni di prevenzione incendi e di progettazione sismica. L’amministrazione cittadina ha eletto l’istituto a “Disaster management location”, ovvero un luogo sicuro in caso di calamità naturali, confermando la versatilità del progetto.
Infine l’edificio è stato totalmente progettato con elementi di bioarchitettura, e gli impianti tecnologici sono confrmi a quanto prescritto dai criteri di “Energy saving”, in previsione dell’attuazione del protocollo post Kyoto.
Il complesso sorge nel centro di Gallarate, a poca distanza dalla stazione ferroviaria e dalle principali vie d’accesso alla città, nell’area industriale dismessa del cotonificio “Cantoni”. La struttura si articola su due stabili: un volume industriale di fine Ottocento completamente restaurato e un nuovo corpo di fabbrica. La realizzazione dell’Istituto ha permesso di unificare finalmente le cinque succursali della Giovanni Falcone. Queste ultime potranno adesso ospitare nuove realtà didattiche, secondo quanto previsto dal Piano Scuole elaborato dall’Assessorato comunale alla Pubblica Istruzione, che prevede una riorganizzazione amministrativa nel segno degli Istituti Comprensivi.
“Le due parti si configurano volumetricamente come elementi con peso ed importanza equivalente. L’edificio nel suo complesso è riconoscibile da chi passa in lontananza e possiede un carattere complessivamente unitario e identitario. La progettazione ex-novo è stata pensata per essere in armonia con l’architettura industriale locale: il volume delle aule ai piani superiori si configura come una grande struttura metallica appoggiata ai corpi basamentali che ospitano le attività di supporto: la palestra e il ristorante. Il punto di ingresso baricentrico e il luogo da cui si accede a tutte le attività della scuola è l’atrio, che costituisce sia funzionalmente che formalmente l’elemento di connessione dell’intero complesso”, si legge nella relazione descrittiva di progetto.
Ampio circa 13mila mq, l’edificio è distribuito su tre piani e conta 54 aule e 8 laboratori, una palestra di 750 metri quadri con annessi spogliatoi e infermeria, una cucina/ristorante didattico per complessivi 1.000 metri quadri, cui si sommano le aree per servizi e connettivo.
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