25/02/2011 – Da ieri la Deutsche Bank ha un nuovo quartier generale nella sua sede storica di Francoforte. A firmarlo è l’architetto milanese Mario Bellini che ha radicalmente rinnovato e trasformato le due torri dopo aver vinto, nel dicembre 2006, un concorso internazionale a inviti.
Le due torri, da sempre landmark di Francoforte e della finanza mondiale, sono diventate ora una nuova icona di architettura contemporanea. Una sorta di piccola città alla quale si accede attraversando un grande portale, che ricorda un po’ le storiche porte urbane. Una volta entrati ci si trova subito in una vasta hall, che, proprio come una piazza, è un luogo-chiave, grande e luminoso, alto 22 metri, penetrato in continuità dalle torri visibili attraverso un soffitto trasparente di 18 metri di diametro.
Le torri, per di più, sono connesse tra loro grazie alla magia di una sfera di 16 metri formata da 55 anelli di acciaio, che sovrasta la piazza e che si attraversa camminando lungo due ponti.
Una sfida artistica, e di ingegneria, destinata a diventare il nuovo simbolo dinamico della Deutsche Bank. Una banca che ha ottenuto le massime certificazioni per quanto riguarda il risparmio energetico e il rispetto dell’ambiente: LEED platinum (americana) e DGNB Gold (tedesca). Questo è un successo che trasforma la sede della Deutsche Bank in un modello esemplare di architettura.
“Quando è possibile, ristrutturare invece di ricostruire non è solo una forma di architettura più sostenibile, ma un’occasione intelligente per preservare il tessuto urbano” afferma l’architetto Bellini. “Come ho già fatto e sto facendo per altri progetti (sia essa la National Gallery of Victoria di Melbourne o il più grande Convention Center in Europa che verrà realizzato a Milano) ‘ristrutturare’ significa non solo interpretare le nuove funzioni, ma anche incarnare nuove aspirazioni. In poche parole significa dare nuova vita”.
“Le torri sono da sempre un punto di riferimento per il centro finanziario di Francoforte e sono parte integrante dello skyline della città. Questa è stata una sfida enorme per noi architetti, che abbiamo dovuto dare alla banca un edificio radicalmente nuovo modificando il meno possibile la sua immagine esterna”. “L’interno del foyer si può vedere dall’esterno dell’edificio: la sfera, i ponti, la parte inferiore delle torri. Questa nuova piazza-foyer è diventata una parte delle torri, così come il foyer è diventato una parte della città - siamo riusciti a collegare città e torri”.
“L’ingresso effettivo è ora cinque volte le dimensioni originarie con un portale trasparente che misura 14 metri in altezza. Entrando nell’edificio i visitatori possono vedere una sorprendente sfera sospesa che collega le due torri che si innalzano attraverso un soffitto rotondo di vetro del diametro di 18 metri. Per me questo è il cuore del nostro progetto”.
“La sfera con i due ponti che l’attraversano, come un’installazione d’arte, sono il nuovo centro dell’intero complesso. Rappresentano un flusso infinito di energia, proprio come in una galassia varie forze ruotano attorno ad un centro. Questa è una metafora per descrivere la Deutsche Bank di oggi: nulla è statico, nulla è simmetrico: tutto esprime dinamismo”.
Fonte: comunicato stampa Mario Bellini Architects
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