30/03/2011 – Per la seconda volta nella storia del Pritzker Prize è un architetto portoghese a meritare gli allori. Dopo Álvaro Siza Vieira, vincitore del prestigioso premio nel 1992, è Eduardo Souto de Moura, classe 1952, a vincere quello che da molti è definito il Nobel per l’Architettura.
Istituito nel 1979 dalla Hyatt Foundation, il celeberrimo riconoscimento onora annualmente un architetto in vita le cui realizzazioni dimostrino una combinazione di talento, visione e impegno, e che abbia prodotto contributi consistenti e significativi all'umanità e all'ambiente costruito attraverso l'arte dell'architettura. Il premio corrisponde a una somma di 100.000 dollari e a una medaglia in bronzo.
Lord Palumbo, Presidente della giuria del Pritzker Prize 2011, ha commentato: "Negli ultimi tre decenni, Eduardo Souto de Moura ha prodotto un corpus di progetti che al tempo stesso si mostra contemporaneo ma riecheggia le tradizioni architettoniche. I suoi edifici hanno una capacità unica di comunicare caratteristiche apparentemente contrastanti: il potere e la modestia, la magniloquenza e la delicatezza, l’autorità pubblica e l’intimità".
Dopo cinque anni di pratica presso lo studio di Álvaro Siza, con cui collabora anche nel SAAL (Serviço Ambulatorio de Apojo local), gruppo interdisciplinare costituito per far fronte alla carenza di abitazioni a basso costo in Portogallo, nel 1980 Souto de Moura fonda il suo atelier a Porto (città dove vive e lavora da sempre). Ad oggi ha completato oltre sessanta progetti tra Portogallo (dove è sita la maggior parte delle sue opere), Spagna, Italia, Germania, Regno Unito e Svizzera.
Tra le opere realizzate la Casa das Artes (Porto, 1981-1991), il Padiglione della Conoscenza dei mari all'Expo '98 di Lisbona e il Padiglione portoghese all'Expo 2000 di Hannover, la trasformazione dell'edificio della dogana di Porto in Museo dei Trasporti e delle Comunicazioni (1993-2002), la Casa del Cinema Manoel de Oliveira (Porto, 1998-2002) e la stazione della metropolitana di porto nella fermata “Casa da Música”, il Centro de Arte Contemporânea (Bragança, 2002-2008) e la Casa das Historias Paula Rego a Cascais (2005-2009), ma anche le ville private come Casa Luís Valadas Fernandes a Cascais, lo stadio Municipale di Braga (2004) e le Torri per uffici “Burgo” a Porto (2007).
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