20/10/2011 - Francia: nel 1955, con la consacrazione di Notre-Dame du Haut a Ronchamp, realizzata sui resti di una chiesetta medievale, il moderno entrava definitivamente a contatto con l’architettura religiosa. A distanza di 56 anni dall’inaugurazione dell’edificio, la collina di Bourlémont dove Le Corbusier realizzò la celebre cappella ha visto sorgere una nuova opera religiosa: il Convento delle suore Clarisse, progettato da Renzo Piano Building Workshop.
Realizzata a seguito di una profonda riflessione da parte di Piano - che in prima battuta, data la delicatezza dell’intervento da realizzarsi in prossimità di un’icona dell’architettura di tal fatta, e certo delle polemiche che un’operazione di tal fatta avrebbe destato nel mondo dell’architettura, della conservazione e della critica, aveva rifiutato l’incarico – la struttura sorge vicino al bosco di Bourlémont, lontano dalla cappella di Le Corbusier, che occupa, solitaria, la sommità del rilievo collinare.
Il monastero accoglie la fraternità delle clarisse, per sei secoli ospite della casa di Besançon, oggi responsabile della chiesa di Notre-Dame du Haut. La struttura è composta da 12 piccole celle a pianta quadrata (2,70m x 2,70m), in cemento, mimeticamente sparse lungo il fianco occidentale della collina. Le pareti vetrate delle celle, dagli infissi in acciaio, sono protette da essenziali coperture in zinco grigio.
La relazione tra natura e monastero è certamente l’elemento che più caratterizza il rigoroso progetto di Piano, dove tutti gli ambienti, sebbene silenziosi e raccolti, possono vantare un rapporto privilegiatissimo con la luce naturale e l’ambiente del bosco. Le tradizionali grate delle celle sono infatti state sostituite dai profilati in cui è inserita la vetrata con vista sulla selva, inoltre il monastero dispone anche di un piccolo giardino d'inverno, ampio poco più di sette metri quadrati, che con la sua presenza contribuisce a portare verde e luce all’interno dell’edificio francescano.
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