15/05/20121 - Il Museo San Telmo a San Sebastián, il più antico museo dei Paesi Baschi, è il risultato di un lungo processo di modifiche susseguitesi nel tempo, terminate, lo scorso anno, con la ristrutturazione firmata da Nieto Sobejano Arquitectos.
La proposta è incentrata sul recupero dell'edificio originale e sulla realizzazione di una nuova ala che ha permesso di guadagnare spazio da destinare a nuove funzioni.
Grande importanza è stata data all'ampliamento e alla relativa facciata metallica reticolare, su piazza Zuloaga, creata dagli artisti Agustina Otero e Leopoldo Ferrán. L'impatto visivo della nuova costruzione è stato ridotto al minimo grazie alla creazione di questa parete 'a verde' che ricopre l'edificio e che trae ispirazione delle rocce del Monte Urgull. Nieto Sobejano Arquitectos ha voluto che dalle lamiere forate fuoriesca - e prenda nel tempo il sopravvento - la vegetazione.
"Come espressione della relazione natura/artificio che pervade la nostra proposta, il nuovo edificio-schermo è avvolto da una pelle forata in rete metallica che funziona da supporto per muchi, licheni e piante rampicanti che potranno nel tempo ricoprire anche l'intero l'edificio. In questo modo il nuovo edificio, 'dissolvendosi' nel paesaggio del Monte Urgull, valorizzerà gli edifici storici".
La nuova ala del Museo di San Telmo modificherà il suo aspetto con il passare delle stagioni: svanirà in più occasioni, fondendosi con la vegetazione della collina, e riapparirà in altre, mostrando un lungo muro grezzo: una metafora inaspettata - forse - del difficile rapporto che l'architettura instaura con il passare del tempo.
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