Oikos per Tematic
12/11/2012 - Le texture di Oikos presentate alla Biennale di Venezia (fino al 25 novembre), al Cersaie e a Made Expo 2012 sono esempi della filosofia taylor made propria dell’azienda italiana Oikos, che produce materia e colore per l’architettura con una produzione a scala industriale e sostenibile, pur mantenendo una dimensione artigiana. Oikos è infatti in grado di interpretare la creatività dei progettisti e di creare prodotti su misura che traducono in realtà le loro idee.
A documentare la specificità di Oikos, azienda taylor made, ricordiamo le texture ideate in collaborazione con i curatori delle mostre ai Padiglioni Italia e Angola, Facecity, e Alvaro Siza Viagem sem Programa, eventi o collaterali della Biennale di Architettura di Venezia; ancora, le texture, rigorosamente sostenibili, nate in collaborazione con architetti e designer per le finiture di interni e esterni presenti negli allestimenti di Chiara Castelli e delle ziende Falper, Tematic e Tubes al Cersaie, come infine nelle case firmate da Aldo Cibic, Massimiliano Mandarini e Marco Piva per la mostra Green Home Design a Made Expo 2012.
Per comunicare la propria specificità di azienda taylor made, Oikos ha ideato un nuovo strumento: la raccolta “Il Senso della Materia di Oiksos”, a cura dell’Achitetto Dario Curatolo, selezionata dall’ADI Design Index 2012. Si tratta di uno strumento di lavoro e una fonte di ispirazione che Oikos mette a disposizione dei progettisti, alla luce della propria filosofia aziendale taylor made, per cui ogni progettista potenzialmente può realizzare la sua texture originale. La raccolta è suddivisa in sette volumi o “monografie” che raccontano un nuovo modo di classificare la materia distinguendola in virtù del rapporto con la luce. Le texure di Oikos sono state raggruppate in sette tipologie o “famiglie”: assorbimenti, riflessi, vibrazioni, corrosioni, stratificazioni, trame e trasparenze in cui l’unico elemento di riferimento è proprio il rapporto della materia e del colore con la luce.
La materia Oikos nasce nel massimo rispetto della sostenibilità ambientale, ma Oikos non si limita a non inquinare, con il proprio ciclo produttivo punta all’ottimizzazione energetica: riutilizza le polveri, l’acqua e i materiali di scarto di altre lavorazioni. L’impegno di Oikos ha continui riconoscimenti, primo tra tutti il premio Green Economy di Legambiente, a dimostrare che esiste un modo corretto e sostenibile di fare business.
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